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Spotify punta al social con due nuove acquisizioni

Spotify continua a far parlare di sè

Spotify annuncia l’acquisizione di due startup con le quali si pone l’obbiettivo di migliorare l’aspetto social del suo servizio di streaming musicale.
La musica non viene più ascolta sui lettori mp3 o sugli stereo, ormai è quasi un dato di fatto. La fruizione dei brani si sta spostando, sempre più, nei servizi di streaming musicale.
Il leader del momento, Spotify, continua a far parlare di sè, anche se non sempre in modo positivo, indice della determinazione nel voler consolidare il proprio posto al vertice.
L’ultima notizia riguarda l’acquisizione di due aziende quali SoundWave e Cord Project.

Le motivazioni che hanno determinato la manovra di Spotify

La prima, fondata nel 2013 e con sede a Dublino, è nota per la sua app mobile, tradotta in 14 lingue e con 1,9 milioni di download in 190 paesi differenti, Italia compresa. L’obbiettivo è quello di integrare nel player svedese, le capacità di analisi dei gusti musicali degli utenti che si desidera seguire, così da creare socialità attraverso l’aggregazione in gruppi con persone che possiedono interessi musicali comuni. Tutto questo tramite la funzione di tracciamento degli ascolti

effettuati mediante i diversi servizi di streaming musicale come YouTube Music, Pandora o lo stesso Spotify.

La seconda, con sede a New York, si è contraddistinta per l’applicazione Cord, lanciata nel 2014 e con un milione di utenti ad oggi, che offre la possibilità ai suoi utilizzatori  di inviare brevi messaggi audio. Ancora non si sa come Spotify possa sfruttare questa funzione, certo è, invece, che Cord Project rimarrà indipendente, a differenza di SoundWave che invece verrà in futuro chiusa per essere inglobata totalmente dall’azienda svedese.

Per quanto riguarda l’aspetto economico, non è stato rilasciato ancora alcun dettaglio circa l’investimento, ma vista la freschezza della notizia (si parla del 20 di gennaio), non è da escludere che a breve possano essere rilasciati altri comunicati più specifici al riguardo.

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Pubblicato da
D'Orazi Dario