Facebook si sta preparando alla realtà virtuale. Non una notizia dell’ultima ora, visto che se ne parla già da un po’ di tempo. Ma, certamente, quel che appare sempre più evidente è il suo impegno nello sviluppare tecnologie analoghe a quelle già esistenti (come Oculus Rift) per approdare in questo settore molto battuto.
La spinta del social network verso la realtà virtuale prevede di creare un considerevole numero di video per i diversi dispositivi. Nel frattempo, le aziende sono intente a progettare le telecamere che gli utenti potranno utilizzare per filmarsi a 360 gradi, persino mentre fanno paracadutismo o snowboard.
Per affrontare il probabile afflusso di file video di grandi dimensioni, quindi, Facebook ha sviluppato una propria tecnologia di streaming che, si vocifera, funzionerà in modo rapido e senza sforzare i propri data center. Il vertice del social network ha discusso questo tipo di innovazione in occasione della conferenza sulla tecnologia video che i è tenuta ieri e alla quale hanno partecipato anche servizi di streaming di spicco come Netflix e YouTube.
I dirigenti di Facebook, dunque, hanno presentato una tipologia di video che consentirà agli spettatori di “mettersi in scena” e fornire loro una visione a tutto tondo della panoramica che scelgono. Questa visione 3D è considerata dai più un vero e proprio un miglioramento rispetto al video bidimensionale ampiamente usato oggi.
I video 3D sono strettamente legati alla realtà virtuale, anche se con lievi differenze. La realtà virtuale è più coinvolgente poiché le persone possono interagire con il contenuto stesso. Per esempio, in un gioco di realtà virtuale come il prossimo di Minecraft VR, gli utenti possono raccogliere oggetti e costruire torri in un ambiente virtuale che sembra circondarli.
In previsione del caricamento di questo tipo di video sui propri server, Facebook ha sviluppato un’elaborazione ed una codifica di tecniche video per aiutare in modo efficiente a fornire le immagini. Poiché questi file video sono molto più estesi di un video normale, Facebook ha dovuto trovare un modo per ridurre il loro carico sui server. Il motivo per cui questi file sono così grandi è la formattazione, sviluppata affinché possa essere accolta sugli schermi dei computer e dei dispositivi mobili. L’immagine tradizionale di forma rettangolare è allungata e avvolta da una “sfera immaginaria”, in modo che le persone possano vedere il video da diverse angolazioni. Tuttavia, questo crea alcuni problemi dato che alcune parti appaiono distorte. Pensiamo, infatti, al modo in cui vediamo la Terra vicino ai Poli Nord e Sud e a come questa appaia allungata su un globo e non riflette accuratamente la sua vera dimensione.
Per ovviare a queste problematiche, Facebook ha deciso di avvolgere il video intorno ad un quadrato immaginario piuttosto che ad una sfera. Essenzialmente, ogni lato del quadrato mostra una porzione del video a 360° e rappresenta una prospettiva di visualizzazione diversa. Il sistema video di Facebook, in un secondo momento, unisce i pezzi senza distorsioni.
Facebook ha lavorato su tecniche simili per ridurre le dimensioni dei video a 360° quando questi vengono visualizzati tramite dispositivi di realtà virtuale come il Oculus. In questo caso, i file video devono essere ancora più grandi perché i dispositivi necessitano di risoluzioni più elevate rispetto agli schermi tradizionali piatti. Questa massa si traduce in file di dimensioni che possono portare a buffer o lunghi tempi di caricamento per le persone con connessioni Internet lente.
Insomma, Facebook non starebbe lasciando nulla al caso. E se finora si pressapoco ogni cosa sulla linea che sta seguendo, manca ancora il non trascurabile dettaglio: quando la realtà virtuale approderà sul social network.