Fitbit trova un alleato nella rivista americana Consumer Reports, che, attraverso le sessioni di test sui dispositivi Charge HR e Surge, dimostra la precisione nella misurazione del battito cardiaco.
L’anno nuovo non è cominciato bene per Fitbit, l’azienda americana che si occupa della realizzazione di prodotti utili per gli appassionati di fitness. Un gruppo di utenti insoddisfatti dei prodotti Charge HR e Surge, ha aperto una class action, sostenendo che la pubblicità fosse ingannevole, data l’imprecisione nella misurazione del battito cardiaco.
Ovviamente, la risposta dell’azienda di San Francisco non è tardata ad arrivare, tuttavia si tratta sempre di una difesa di parte. Diverso è invece se la difesa provenisse da una fonte imparziale, come è successo con la rivista Consumer Report, che si è schierata dalla parte di Fitbit, una volta effettuati i dovuti accorgimenti.
I test effettuati sui due dispositivi wearable, sono stati condotti su un gruppo casuale di utenti di entrambi i sessi e, i risultati, confrontati con quelli del Polar H7, una fascia cardiaca la cui precisione accurata è riconosciuta.
La differenza scaturita tra le due misurazioni è talmente minima da non ritenere Fitbit colpevole. Anche se queste prove non hanno alcun valore legale, si può dire per lo meno che l’immagine dell’azienda ne trae vantaggio.