Marvin Minsky è morto la scorsa domenica 24 gennaio. A fare l’infausto annuncio è stato il Massachusetts Institute of Technology, il luogo dove ha trascorso gran parte della sua vita. Marvin è stato un pioniere dello sviluppo degli automi “pensanti”, i cosiddetti robot “intelligenti”. Oggi tutto il mondo della tecnologia e della scienza è in lutto per la sua grave perdita.
Marvin nacque a New York nel lontano 1927. Lì Minsky frequentò la Bronx High School of Science, che ebbe un profondo effetto sul giovane Marvin. Affascinato da questi studi scientifici, Marvin MInsky si trasferì nel Massachusetts alla prestigiosa Philips Academy.
Dopo aver frequentato questa importante accademia, Marvin si iscrisse all’Università di Harvard dove conseguì la laurea in Matematica nel 1950. In seguito intraprese il lavoro al Massachusetts Institute of Technology dove per molti anni rivestì il ruolo di docente di ingegneria elettronica e informatica.
La sua mente eccezionale gli valse numerosi premi e riconoscimenti internazionali. Fra questi ricordiamo, ad esempio, il Premio Alan Turing conseguito nel 1969, il Premio IJCAI nel 1991 e il più recente riconoscimento Benjamin Franklin conseguito nel 2001.
I riconoscimenti che sono stati conferiti a Marvin Minsky sono stati ampiamente meritati da questo genio. La sua mente ha avuto la capacità di abbattere barriere fino ad allora non valicate. Fra le molte invenzioni del genio ricordiamo il famoso microscopio confocale a scansione e la primissima versione del linguaggio di programmazione LOGO.
Gran parte della sua carriera e della sua vita, però, Marvin l’ha spesa per la progettazione dell’intelligenza artificiale. Fu lui stesso il primo ad introdurre il concetto stesso di “intelligenza artificiale” di cui tanto sentiamo parlare oggi. Possiamo dire che l’eredità che ci ha lasciato questo grande della scienza è di un valore inestimabile.