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Google e Movidius: nuova tecnologia che riconosce volti e oggetti

Google ha stretto un’importante partnership con la Società Movidius, un’azienda specializzata nella produzione di particolari chip ottimizzati per svolgere la funzione di riconoscimento facciale.

Presto, gli smartphone non saranno più soltanto in grado di scattare belle foto e girare dei video, ma riconosceranno anche gli oggetti fotografati. Google sta portando avanti un progetto alla Silicon Valley collaborando con Movidius, una startup di semiconduttori, su un innovativo chip denominato MA2450. Agendo e modificando opportunamento il suo firmware sarà possibile far svolgere ai dispositivi mobili, in particolare smartphone e tablet, importanti operazioni di calcolo senza più la necessità nè di far capo a una connessione internet o a centri di elaborazione dati in cloud nè a un massiccio dispendio di energia da parte del dispositivo.

In questi ultimi anni le capacità dei device elettronici di riconoscere volti sono aumentate notevolmente e gli algoritmi sono talmente migliorati da riuscire a individuare anche gli oggetti, gli animali, i paesaggi, i segnali stradali e persino i diversi cibi cucinati.
Tuttavia la mera potenza di calcolo non si trova intrinsicamente nel dispositivo, ma tutto ciò che viene fotograto viene in realtà analizzato “in remoto” su enormi database per essere classificato e riconosciuto. Lo stesso procedimento di “apprendimento” fa capo a una tecnologia macchinosa che, tra l’altro, non sempre funziona in maniera corretta.

Una possibile soluzione potrebbe essere quella di inglobare un chip all’interno dello smartphone in modo che esso stesso potrà svolgere questi compiti di analisi dei dati e immagini.
Google sta agendo proprio in questa direzione e sta cercando di incorporare negli smartphone un sistema di riconoscimento delle immagini

. Questo consetirebbe ai futuri dispositivi di riconoscere in tempo reale un tipo di cibo, o una particolare razza di cane o gatto, o il volto di un nostro amico. Tutto questo senza la necessità di una connessione attiva, ne Wi-Fi ne dati, quindi eludendo qualsiasi processo di caricamento di quell’immagine su internet. In altre parole tutto sarà più efficiente, più veloce perchè senza attese e pienamente funzionante anche in modalità offline.

Ovviamente il riconoscimento facciale e degli oggetti spalancherà le porte a innumerevoli nuovi di tipi di app e la sicurezza di determinate operazione aumenterà di molto.

Riguardo alla disponibilità sul mercato di questa innovativa tecnologia Google non ha rilasciato alcuna dichiarazione nè per quanto riguarda i tempi di sviluppo nè tantomeno per l’implementazione di questi chip all’interno di smartphone e tablet.
Tuttavia, non sembra che debba passare ancora molto tempo vista le parole di Remi El-Ouazzane, Amministratore di Movidius:
gli smartphone che utilizzano questa tecnologia non sono qualcosa che uscirà chissà in quale anno, piuttosto in futuro non troppo lontano”.

In ogni caso, lo sviluppo di questo chip è sicuramente qualcosa che vale la pena tenere d’occhio. Di seguito, il video che spiega la collaborazione tra Google e Movidius.

 

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Pubblicato da
Redazione