HUG – Tap to donate è la nuova app che permette di effettuare donazioni alle ONLUS in modo sicuro, veloce e trasparente. Finalmente, un’applicazione che non tratta solo di giochi o utilità di ogni tipo, ma un sistema per fare beneficenza aggirando le paure e i timori derivanti dagli spostamenti di denaro.
Sarà possibile scaricarla su smartphone o tablet e, in linea con l’era 2.0, si potrà effettuare donazioni in maniera rapida, sicura e in qualunque momento ed in qualunque luogo. Una volta eseguita la donazione, e abbracciata la causa del progetto, si riceveranno aggiornamenti sulla sua realizzazione e sull’impatto sociale. Un modo come un altro per ricevere informazioni sui propri sforzi per aiutare le vite di altre persone.
Questione annosa è il problema della trasparenza ed efficienza delle ONLUS e dei loro progetti concreti. HUG, quindi, ha la prerogativa di individuare ONLUS che comunicano in maniera trasparente il proprio operato e che sottopongono il bilancio a revisione contabile. Efficienza, dicevamo, dal punto di vista dell’impiego delle risorse, ossia che investono in progetti non meno del 70% dei fondi raccolti. Ogni donazione è sempre un aiuto concreto verso chi ne ha bisogno; sull’app si trovano esclusivamente progetti ben definiti nelle tempistiche di realizzazione e con risultati misurabili.
Vi riportiamo parte del comunicato stampa nel quale si individuano i tre punti mediante i quali si presentano nel dettaglio la nuova app:
L’app è l’opera di una start up tutta rosa milanese, Do Solidale, con uno scopo ben preciso, aumentare le donazioni a favore delle onlus da parte dei privati. L’ultimo report del World Giving Index, presentato a novembre, mette l’Italia dietro alla lavagna: siamo al 72° posto al mondo come generosità verso il prossimo, con appena il 32% della popolazione che dona qualche somma di denaro.
Tanti sono i motivi per cui non si dona: oltre alla mancanza di denaro c’è la scomodità di andare in posta o fare un bonifico, o l’attesa di una campagna di sms solidale, non sempre attiva. E poi c’è la diffidenza sull’uso che viene fatto del denaro, dove finiscono le donazioni (con scandali annessi, come la recente cronaca attesta). L’app creata da Do Solidale cancella tutti questi problemi: per donare basta aprire l’app, scegliere il progetto da sostenere a seconda della sensibilità e cliccare la cifra da donare. Chiedendo poi di restare in contatto con l’app si viene aggiornati su come sono stati spesi i soldi donati. HUG ospita solo ONLUS certificate e trasparenti, con un bilancio certificato e con una somma di denaro investita in progetti solidali che arriva almeno al 70% delle donazioni ricevute. Quindi vengono meno perdite di tempo e dubbi sulle onlus: dono sicuro, sicuro di donare
è lo slogan dell’app.Non si fanno attendere i riscontri da parte dei progetti che HUG ha deciso di appoggiare. Sempre nel comunicato stampa, ne sono riportati alcuni a titolo informativo per presentare i primi due mesi di raccolta.
“Un parto sicuro per le mamme angolane” di Medici con l’Africa Cuamm ha raccolto 6.000 euro che permetteranno l’acquisto di strumentazione medica per garantire alle 1.000 mamme che ogni anno partoriscono all’ospedale di Chiulo, nel sud dell’Angola, assistenza sanitaria qualificata.
“Protezione ai minori in Italia” di Terre des Hommes ha raccolto 5.020 euro a sostegno di uno sportello ospedaliero di primo soccorso a Bari che offre cure mediche e supporto psicologico a bambini vittime di maltrattamenti e violenza.
“Sostegno Sanitario ai profughi iracheni” di Fondazione AVSI ha raccolto 4.650 euro che permetteranno l’acquisto di kit con farmaci di primo soccorso per fare fronte alle emergenze più comuni nei campi rifugiati di Ebril nel noed dell’Iraq. Le suore carmelitane hanno realizzato due cliniche mobili composte da 10 caravan e un laboratorio di diagnostica che ogni giorno curano fino a 700 pazienti e che dovranno far fronte a un maggior numero di rifugiati a causa dell’aggravarsi della crisi in Siria.
“Una scuola per chi non ce l’ha” di CELIM – Impact to change ha raccolto 7.000 euro per realizzare un’aula in muratura e dotarla dei necessari materiali scolastici per 100 bambini dai 4 agli 8 anni del villaggio di Nabutezi nella provincia sud dello Zambia. Questi bambini fino a oggi erano tenuti a lavorare nel villaggio fino ai 9 anni perché la scuola statale era troppo distante, 6 km da percorrere a piedi.
“Una comunità per i bambini” dell’Associazione CAF ha raccolto 3615 euro che serviranno per realizzare arredi più confortevoli nelle comunità per i bambini dai 3 ai 12 vittime di maltrattamenti che il Tribunale dei Minori ha affidato all’Associazione. Nuove sedie, tavoli, armadi renderanno i tre appartamenti dell’associazione un luogo accogliente dove proteggere e ridare serenità ai bambini che hanno subito esperienze difficili e traumatiche.
“Un frutto al giorno. Orticoltura in Tanzania per migliorare la qualità della vita” di istituto Oikos Onlus ha raccolto 4936 euro che verranno utilizzati per realizzare frutteti scolastici in 4 scuole del nord della Tanzania, nelle circoscrizioni di Ngarenanyuki e Oldonyo Sambu del distretto di Arumeru: una zona particolarmente arida dove la popolazione soffre di gravi problemi di malnutrizione. Saranno piantati circa 500 nuovi alberi da frutto (principalmente mango, avocado, arancio, frutto della passione): una quantità sufficiente a garantire un’integrazione nutriente alla dieta giornaliera dei 1900 bambini della zona.
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