Sprecare il cibo è una cosa molto brutta e proprio per questo motivo da oggi è nata la Family bag sponsorizzata direttamente dal ministero dell’Ambiente. Grazie a questa iniziativa sarà possibile combattere lo spreco alimentare.
In concomitanza con la Giornata nazionale per la prevenzione dello spreco alimentare nasce la Family bag cioè l’evoluzione della Doggy bag, ossia, la borsa degli avanzi che veniva preparata direttamente dalla ristoratore e come suggerisce il nome era destinata al cane di casa. Questa nuova borsa sarà offerta a tutti i ristoranti aderenti diversi materiali di imballaggio e soprattutto con un design davvero interessante.
La “Family bag” sarà realizzata con materiali come l’acciaio, alluminio, la carta, il legno e la plastica. Sarà disponibile all’inizio solo per alcuni ristoranti ed in fase di sperimentazione anche grazie alla collaborazione con Unioncamere Veneto e il consorzio nazionale imballaggi (Conai) che riunisce ben 100 ristoratori in provincia di Padova. Dopo la fase di sperimentazione il progetto verrà esteso anche in altre regioni dell’Italia. Sicuramente un progetto che permetterà di non sprecare il cibo soprattutto quando mangiamo fuori casa.
Basta spreco alimentare, con la Family bag porti a casa gli avanzi del ristorante
Barbara Degani durante un’intervista ha commentato: “Family Bag rappresenta l’upgrade delle Doggy bag, affrancando attraverso contenitori di design questo concetto dal ghetto del nostro immaginario e dal pudore di richiederlo a fine pasto”.
Questa nuova iniziativa ha preso spunto da dei dati davvero allarmanti riguardo lo spreco alimentare, infatti, ogni anno è causa dell’immissione nella nostra atmosfera di 3.3 miliardi di CO2 e della dispersione di 250.000 miliardi di litri d’acqua. Cifre che sicuramente fanno impressione e sono un campanello di allarme che la popolazione mondiale non deve trascurare.
Da alcuni dati emersi dalla Giornata nazionale antispreco è stato calcolato che ogni italiano getta nella spazzatura ben 76 kg di cibo che potrebbero essere utilizzati e non dispersi nell’ambiente.
Coldiretti ha dichiarato: “Il risultato è che gli sprechi alimentari ammontano a 12,5 miliardi, che sono persi per il 54% al consumo, per il 21% nella ristorazione, per il 15% nella distribuzione commerciale, per l’8% nell’agricoltura e per il 2% nella trasformazione”.