Google si schiera in modo ufficiale contro l’ISIS. Anche Big G partecipa alla lotta contro il terrorismo islamico.
Purtroppo, in questi mesi gli episodi di guerriglia organizzati dall’ISIS sono aumentati esponenzialmente. In realtà, anche se i media non raccontano tutti i giorni quello che accade e come si muove lo Stato Islamico, la preoccupazione per l’incolumità mondiale è ancora piuttosto grande.
La peculiarità dell’ ISIS è quella di sfruttare mezzi moderni per diffondere le sue ideologie e reclutare nuovi combattenti. Internet, chiaramente, è la prima risorsa di Daesh. I primi a schierarsi contro i terroristi islamici sono stati gli hacker di Anonymous, organizzazione mondiale di criminali informatici. Da poche ore anche Google si è schierata ufficialmente contro l’ISIS.
Anthony House, il manager delle politiche pubbliche e della comunicazione di Google, ha spiegato il punto di vista dell’azienda. La volontà di Big G non è solo quella di bloccare
tutti i siti Web di propaganda islamica ma, anche di diffondere tutte le informazioni positive che raccontano della religione musulmana.L’obiettivo è quello di educare gli utenti – specialmente quelli più giovani – ad un utilizzo consapevole di Internet, bacino d’informazione molto ampio ma, anche pericoloso.
L’idea di Big G è quella di creare un algoritmo capace di identificare quando l’utilizzatore cerca e trova siti Web gestiti dall’ISIS in modo da poter bloccare l’accesso, proponendo contemporaneamente link alternativi. Questi ultimi offriranno informazioni corrette agli utenti relativamente al popolo islamico ed alla religione musulmana. L’obiettivo è quello di evitare la stereotipizzazione ed il radicalismo estremo.
Al momento, l’algoritmo è in fase di test solo in Inghilterra. L’obiettivo è quello di espanderlo all’intera popolazione del Web, il prima possibile.