Samsung è diventata ormai famosissima per i suoi stravaganti brevetti. L’ultimo di cui abbiamo notizia riguarda uno smartwatch che sarebbe in grado di riconoscere l’utente in base alle sue vene. Questo metodo di riconoscimento permetterà a chi indossa lo smartwatch di utilizzarlo soltanto se ne è il legittimo proprietario.
La società coreana produttrice di smartphone, di tablet, di elettrodomestici e quant’altro, si sta affermando anche nel settore riguardante i dispositivi indossabili. Nel corso degli ultimi mesi si è parlato molto di questo tipo di dispositivi.
I dispositivi indossabili e in particolare gli smartwatch contengono una grandissima quantità di dati personali che, molto spesso, riguardano le abitudini quotidiane e la salute di chi li utilizza. Questo ha fatto sorgere non pochi interrogativi riguardanti la tutela di questi dati sensibili. Se un malintenzionato riuscisse ad impossessarsi di simili informazioni i danni che ne deriverebbero sarebbero pressoché irreparabili.
Con molta probabilità è proprio per questo motivo che Samsung ha deciso di “inventarsi” nuove modalità di protezione dei dati. Questo brevetto potrebbe essere una svolta interessante. Fino ad oggi le tecnologie più diffuse per proteggere i dati degli utenti sono risultate essere insufficientemente sicure, visti i molti di furti di identità registrati nel corso dello anno precedente.
Samsung, progettando questo smartwatch in grado di riconoscere l’utente dalle sue vene, potrebbe aprire un nuovo capitolo non solo nel settore dei dispositivi indossabili, ma soprattutto nel settore riguardante la protezione dei dati personali.