Le memorie del futuro potranno avere le dimensioni di un bottone e la resistenza di una pietra millenaria, grazie ai ricercatori dell’Università di Southampton.
Conservare i dati il più a lungo possibile è uno dei principali problemi, che da sempre preoccupa l’uomo. In ogni periodo storico si è puntato su tutti i mezzi a disposizione, affinché le informazioni potessero resistere all’inevitabile usura del tempo ed arrivare alle generazioni successive.
Negli anni, la quantità di studi fatti ha permesso di conquistare un’importante numero di progressi in questo ambito. Oggi pare essere arrivata una vera propria rivoluzione.
Le memoria del futuro potranno avere le dimensioni di un bottone, un’importante capienza ma, sono anche capaci di resistere ai segni del tempo e dell’usura. I risultati degli studi effettuati dal team dell’Università di Southampton hanno permesso di concepire ho prodotto che finora è solo stato possibile immaginare.
Memorie minuscole ma, resistenti a qualsiasi temperatura
La particolare costruzione delle memorie del futuro sfruttano un laser a femtosecondi per scrivere i dati sul disco. I fil saranno divisi in tre strati, posizionati in modo da concentrare in modo particolare la luce che viaggia attraverso i dischi.
Il primo prototipo di questo tipo di memoria presentata nel 2013, tuttavia la capienza era di soli 300KB. Per questo motivo, era ancora molto presto per pensare ad una vera propria rivoluzione.
In soli tre anni grandi progressi sono stati fatti dal team dell’Università Southampton. Addirittura gli studiosi sono riusciti a caricare l’intera Bibbia sopra una di questa memoria.
Al momento la capacità massima dei nuovi disco è di 300TB. I micro hard disk sono capaci di resistere a temperature fino a 1000°C e sopravvivere per 13,8 miliardi di anni.
I potenziali d’uso di questa invenzione sono molteplici, sia per il futuro che per nell’immediato. Oltre alla possibilità di conservare le informazioni per una quantità di anni incredibile, i prossimi smartphone e tablet potrebbero essere equipaggiati con una quantità di memoria incredibile. Del resto- a detta dei produttori – il principale problema nell’inserimento di quantitativi più ampi di ROM è proprio lo spazio. Presto, i device con 16GB (o peggio 8GB) di memoria interna, saranno solo un ricordo!