La sicurezza degli utenti Android potrebbe essere di nuovo a rischio. Xbot, un ransomware di origine russa, sta rubando le credenziali bancarie degli utenti, violando la loro privacy. Il virus, infatti, non si ferma alla semplice truffa: anche gli SMS, le conversazioni private, le foto e qualsiasi altro dato conservato sul dispositivo sono messi in pericolo.
Xbot è un trojan particolarmente attivo in Russia e in Australia, che rischia di espandersi velocemente anche in Europa. Il virus, infatti, viene regolarmente aggiornato ed si è esteso in maniera esponenziale dalla sua prima apparizione. Da maggio 2015 ad oggi sono ben 22 le applicazioni che risultano collegate al malware e che colpiscono gli utenti. Il ransomware agisce imitando le interfacce di pagamento di Google Play e di sette banche molto conosciute in Australia. Nel momento in cui la vittima inserisce i suoi dati, il sistema li ruba e inizia a ricattare l’utente
esigendo un pagamento di 100 dollari via PayPal.Al momento Xbot non è una delle minacce più grandi in circolazione. Per ora soltanto chi risiede in Russia o in Australia è più a rischio, ma ci sono alcuni campanelli d’allarme che non andrebbero sottovalutati. Gli sforzi del suo creatore per migliorne la diffusione e la portata, infatti, sono abbastanza preoccupanti. In più, tutti i dispositivi che non sono ancora aggiornati alle versioni di Android 5.0 o successive non sono adeguatamente protetti. Un buon antivirus e dei download sicuri sono assolutamente essenziali in questo caso.