LiFi è una tecnologia di comunicazione senza fili basata sull’utilizzo della luce visibile, ad alta velocità e simile al Wi-Fi. La nuova tecnologia rivoluzionerà le connessioni senza fili con una velocità 100 volte maggiore rispetto al Wi-Fi. Purtroppo, però, la sua portata è ancora limita e necessita di ulteriori sviluppi.
Una start-up francese, Oledcomm, ha presentato al MWC di Barcellona una nuova tecnologia, capace di utilizzare le frequenze create da una lampada tremolante a LED per trasmettere informazioni nello spazio. Il principio è simile a quello del codice Morse.
Il punto forte è rappresentato dall’altissima velocità di trasmissione dei dati. In laboratorio e sotto specifiche condizioni, infatti, è possibile scaricare l’intero contenuto di 23 DVD in un solo secondo. In un utilizzo comune, invece, la velocità per gli utenti aumenterebbe di circa 100 volte rispetto al tradizionale Wi-Fi, che invece utilizza semplici onde-radio.
LiFi, abbreviazione di Light-Fidelity, sta per essere testato su grande scala in Francia, Belgio, Estonia ed India.
Il gigante d’elettronica olandese Philips è particolarmente interessato alla nuova tecnologia, secondo la stampa, ed addirittura il colosso americano Apple
sembra voglia introdurla nel suo nuovo iPhone 7, atteso in autunno.Secondo i suoi promotori, il Li-Fi offrirà un’ottima alternativa al Wi-Fi, la cui rete ormai è satura, visto e considerato il sempre maggior numero di utenti che, secondo gli analisti, porterà 50 miliardi di dispositivi ad essere connessi entro il 2020.
Unica problematica resta ancora quella della limitazione nello spazio. Infatti, l’uso della tecnologia è circoscritto in aree molto piccole raggiunte dalla luce, che non è capace di attraversare i muri, al contrario delle onde radio del Wi-Fi. Tuttavia, questo inconveniente può rappresentare un vantaggio se si vuole promuovere la privatezza delle trasmissioni e limitare il rischio di furto di dati.
I pionieri del settore sperano di poter introdurre al più presto l’innovazione nelle aree più idonee: scuole, ospedali, parcheggi sotterranei, musei o municipalità. Il nuovo metodo di trasmissione, infatti, oltre alla gran velocità non registra nessuna interferenza con i materiali medici e soprattutto alcun rischio per la salute.