Nelle stesse ore in cui al Mobile World Congress di Barcellona veniva annunciato il nuovo Mi 5, Xiaomi ha presentato in Cina il Mi 4S. Il device è ufficialmente l’erede del precedente Mi 4, che presenta caratteristiche molto interessanti ed è migliorato sotto svariati punti di vista, a partire dall’eccellente assemblaggio e dalla presenza del lettore di impronte digitali.
L’azienda cinese ha ampliato la sua gamma prodotti presentando, oltre al Mi 5, lo Xiaomi Mi 4S un prodotto di fascia media che si pone come un’interessantissima evoluzione del precedente modello.
Facciamo subito presente che il dispositivo sarà disponibile in Cina da marzo e costerà 1699 yuan che al cambio corrispondono a circa 240€. Su questa fascia di prezzo i più “famosi” competitors del momento sono Asus e Huawei rispettivamente con i modelli Zenfone 2 e P8 lite. Al momento, purtroppo, non è prevista in Europa la commercializzazione ufficiale di questo smartphone e quindi è necessario ricorrere ai modelli di importazione, facendo particolare attenzione al supporto effettivo di tutte le bande di frequenza nostrane per la ricezione del segnale telefonico.
Mi 4S: un autentico killer phone a meno di 250€
Detto questo, Xiomi Mi 4S si può tranquillamente considerare un device di fascia medio-alta, in quanto il rapporto qualità prezzo è veramente ottimo considerando le ottime features tecniche: scocca in metallo e vetro, display Full HD (1920×1080 pixel) con diagonale da 5 pollici, SoC Snapdragon 808 (Hexa-Core, 4 + 2, clock a 2GHz) e 3 GB di RAM. Praticamente si tratta dello stesso hardware utilizzato dall’ex top gamma LG G4, ma con uno schermo meno risoluto e di conseguenza molto meno energivoro.
Ci sono poi ben 64GB di memoria integrata ulteriomente espandibile tramite microSD. Il comparto multimediale, invece, è caratterizzato dalla presenza di una fotocamera posteriore da 13 Megapixel con apertura di diaframma f/2.0, flash dual LED e autofocus a rilevamento di fase (PDAF). Sulla parte frontale è posizionata una camera da “soli” 5 Megapixel.
Uno degli aspetti migliorati rispetto al precedente modello riguarda, appunto, i materiali utilizzati: la scocca unibody è di metallo rivestita di un pannello in vetro sia nella parte anteriore che in quella posteriore. Il device integra anche un lettore di impronte digitali nella parte posteriore della scocca, una soluzione simile a quella adottata da LG con il suo G5.
La connettività è praticamente completa: WiFi 802.11ac, Bluetooth 4.1, GPS, LTE Cat. 9 supporto Dual SIM, supporto alla tecnologia VoLTE e dulcis in fundo, è stata implementata anche la porta USB Type-C.
La batteria non è removibile (a causa del corpo unibody) ma la capacità è da ben 3260 mAh che dovrebbe garantire un’autonomia veramente notevole considerato il SoC utilizzato abbinato a uno schermo con risoluzione 1080p. Anche i tempi di ricarica saranno relativamente rapidi grazie al supporto della tecnologia Quick Charge 2.0 di Qualcomm.
I sensori integrati ci sono tutti, si va dall’accelerometro, alla bussola, al giroscopio, ai sensori di luminosità e prossimità fino alla porta infrarossi che consente di usare lo smartphone come telecomando. Quest’ultima era presente nei modelli top di gamma dell’anno scorso come per esempio il G4 o l’S6, ma è stata abbandonata nei modelli presentati quest’anno. All’appello manca soltanto il chip NFC.
Le dimensioni del dispositivo sono 139,3×70,8×7,8 millimetri per un peso molto contenuto di 133 grammi. Per avere un’idea, dimensioni e peso hanno valori praticamente identici a quelli del Galaxy S6 Flat. Il sistema operativo preinstallato è ovviamente Android 6.0 Marshmallow, ma personalizzato dal produttore con l’interfaccia MIUI 7.0.
In definitiva si tratta di uno smartphone che ha caratteristiche tecniche validissime e si spera vivamente che l’azienda inizi a distribuire ufficialmente i suoi terminali anche nel mercato europeo e quello italiano.