Al Mobile World Congress, Samsung e Sony hanno presentato i loro nuovi smartphone top gamma, rispettivamente i Galaxy S7 Flat e S7 Edge per il produttore coreano, Xperia X e Xperia X Performance per la società giapponese. Tante le novità e le nuove caratteristiche ma, curiosamente, entrambi hanno deciso di non integrare il supporto al nuovo standard Qualcomm Quick Charge 3.0.
Sui tempi di ricarica dei propri dispositivi elettronici ci sono diverse opinioni: c’è chi sostiene che l’autonomia è maggiore, sia per quanto riguarda la singola carica che in fatto di durata nel tempo, qualora la batteria venga ricaricata ad un basso amperaggio e in molte ore, ma c’è chi dà priorità al poco tempo a disposizione per ricaricare il proprio smartphone per evitare di andare in giro con battery pack e cavetti USB, a discapito però della affidabilità delle celle della batteria nel tempo.
Siamo passati da telefonini che con circa 700 mAh avevano un’autonomia anche di qualche giorno, a smartphone super energivori che necessitano di batteria da almeno 3000 mAh che non garantiscono una giornata di utilizzo. Le batterie e i caricatori hanno subìto una continua evoluzione nel tempo e sul mercato sono arrivate nuove tecnologie di ricarica, una di queste è quella del famoso produttore di SoC, Qualcomm, denominato Quick Charge.
Quick Charge 3.0: i nuovi Samsung Galaxy e Sony Xperia non lo supportano
Ora, allo scorso MWC Samsung ha presentato i nuovi Galaxy S7, ma quelli destinati al mercato europeo integrano un SoC Exynos 8890, mentre le varianti per altri mercati hanno lo Snapdragon 820 che di suo supporta la versione Quick Charge 3.0, ovvero quella di terza generazione, ma pare che il produttore coreano per non differenziarlo dai modelli con SoC differente abbia deciso di non abilitare i dispositivi al nuovo standard, lasciandoli però compatibili con la versione precedente, ovvero la Quick Charge 2.0 che garantisce comunque tempi di ricarica molto rapidi.
La stessa decisione pare sia stata presa anche da Sony per i suoi nuovi flagship Xperia X e X Performance, in quanto direttamente sul sito Qualcomm si legge “Xperia X e Xperia X Performance incorporano la tecnologia di ricarica rapida Qualcomm Quick Charge 2.0 e la funzione Sony Smart Battery Management che consentono fino a 5.5 ore di autonomia in soli 10 minuti di ricarica”
Da notare, l’Xperia X utilizza lo Snapdragon 650, mentre Xperia X Performance è basato sull’architettura più potente Snapdragon 820, ma entrambe supportano le tecnologie Qualcomm Quick-Charge 2.0 e 3.0.
Ora, se nel caso dei Samsung Galaxy la decisione potrebbe avere un senso in quanto la ricarica rapida è supportata anche via wireless oltre che tramite cavo USB, la scelta fatta da Sony è insolita proprio perché la società non ha intenzione di promuovere una propria tecnologia di ricarica rapida senza fili.
In conclusione, Quick Charge 2.0 o 3.0 all’atto pratico cambia poco, perché per la maggior parte delle persone è importante che i tempi di ricarica non siano “biblici” ed entrambi gli standard garantiscono ottime performance e una buona durata nel tempo.