H2 Speed: bassa, cattiva, ellittica e con prese d’aria aggressive. È la nuova concept car di Pininfarina, a metà tra un prototipo da competizione e la supercar di produzione, alimentata ad idrogeno, la prima del suo genere.
Iniziato il primo marzo il Salone dell’auto di Ginevra, tra i più famosi al mondo, che accoglie ogni anno tante novità per il mercato e molti buoni propositi per il futuro del trasporto su quattro ruote. È proprio tra le innovazioni più brillanti rientra la nuova creatura di Pininfarina.
Il suo nome è H2 Speed, una concept car unica nel suo genere. Si tratta della prima auto da “pista” alimentata ad idrogeno. Alte prestazioni, cuore sportivo e puro divertimento di guida nel totale rispetto dell’ambiente.
La nuova concept della famosa carrozzeria italiana, che disegna tra le auto più belle al mondo e lo fa ormai dal 1930, non presenta caratteristiche insolite per quanto riguarda l’estetica, piuttosto per quanto riguarda l’alimentazione. È utilizzata una tecnologia Full Hydrogen Power, un propulsore ad idrogeno elaborato da GreenGT, società franco-svizzera, che dal 2008 progetta, sviluppa e realizza sistemi di propulsione puliti e sostenibili.
Il nome H2 deriva proprio dalla formula dell’idrogeno gassoso. Il motore è stato provato in pista ed è in grado di raggiungere i 300 km/h rilasciando nell’atmosfera vapore acqueo. Ad H2 è stata poi associata la parola inglese Speed, per caratterizzarne il carattere dedito alla velocità e alla potenza della natura.
Scheda tecnica
Non solo motore, ovviamente. Telaio in fibra di carbonio, un sistema di recupero dell’energia in frenata e una grandiosa idea per non appesantire la struttura del veicolo con i serbatoi dell’idrogeno. Quest’ultimi sono posizionati lateralmente e inglobati dalla carrozzeria e non nel volume della vettura.
Tutta la carrozzeria è disegnata dall’aerodinamica che la fa da padrona a partire dal frontale con due prese d’aria ampie ed ellittiche, fino ad arrivare a quella che è una vera e propria ala posteriore. H2 Speed è un’auto da sogno progettata principalmente per poter mostrare come anche con l’idrogeno si possono creare auto sportive veloci e a impatto zero sull’ambiente.