Un gruppo di ricercatori della Tec de Monterrey ha creato un robot con intelligenza artificiale per i bambini autistici. Il robottino avrà il compito di aiutare i bambini ad imparare a riconoscere le espressioni facciali.
TECO è il nome del robot umanoide che rileva i segnali neurali attraverso un amplificatore operazionale usando un’auricolare ed elettrodi montati su un dispositivo apposito posto sulla testa del bambino. Questo registra i segnali neurali che vengono poi inviati ad un computer che, ancora a sua volta, li traduce in informazioni decodificate da uno psicologo o da un neurologo. “E ci dà gli strumenti per misurare quantitativamente ciò che accade, per vedere quante volte il bambino guarda il robot. Quest’ultimo può vedere ciò che il bambino fa e decidere autonomamente di che cosa ha bisogno: se si non c’è un contatto visivo, si può operare attraverso un suono o un movimento per catturare l’attenzione del ragazzo. Così il bambino legge il robot e il bambino il robot“, spiegano gli scienziati coinvolti nello studio.
David Silva Balderas, ricercatore presso l’istituto che ha seguito la ricerca, ha spiegato che TECO rileva una serie di intenzioni, come lo spostamento di un braccio, se il bambino ha sonno e/o ha bisogno di attenzione. Ma non legge il pensiero e, quindi, se questo e sentimenti quali la tristezza nel bambino modificano il suo modus operandi.
TECO è alto 50 centimetri, ha un volto e le braccia simili a quelle di un orsetto, non ha gambe ed è realizzato in alluminio. E funziona elettricamente. Il suo sviluppo è iniziato nel 2012 e, da allora, l’intero progetto è stato guidato dal dottor Pedro Ponce Cruz, direttore degli studi universitari in Scienze presso il campus di Città del Messico del Tec de Monterrey.
Il robot può avere un costo approssimativo di 1.000 euro. Ma si prevede che il robot possa costa meno per andare incontro alle già costose spese che i genitori di bambini con autismo devono già sostenere. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, l’uno per cento della popolazione soffre di autismo. In alcuni paesi, un bambino su 300 è autistico e, secondo i dati del governo federale, sono segnalati sei mila casi ogni anno. “Da un punto di vista sociale non sembra sia un grosso impatto sulle persone, ma quando si pensa ad un uno per cento della popolazione totale, è un numero significativo”, afferma Ponce Cruz.
Ancora un robot, quindi, in aiuto dell’uomo.