Tra le molteplici caratteristiche interessanti di Samsung Galaxy S7, bisogna rimarcare una batteria dalla capacità superiore rispetto al Galaxy S6. Tuttavia, i primi test fanno segnare un’autonomia nettamente più limitata rispetto alla concorrenza e fanno sorgere più di qualche dubbio.
La nuova linea Galaxy S7 di Samsung è senza ombra di dubbio una delle più attese degli ultimi anni. Presentate lo scorso 21 febbraio durante il Mobile World Congress, le due varianti Flat ed Edge fanno segnare milioni di potenziali clienti grazie a specifiche tecniche da urlo. Tuttavia, le prime prove di autonomia dei dispositivi non hanno portato a risultati soddisfacenti.
I risultati dei test di autonomia di Galaxy S7 e S7 Edge
Il giornale Web PhoneArena ha messo a dura prova l’autonomia dei due nuovi device di punta del marchio sudcoreano. Su entrambi è stata settata una luminosità di ben 200 nits, oltre all’introduzione di un particolare script che simula il loro utilizzo reale.
Partiamo da Galaxy S7. Lo smartphone top di gamma ha fatto segnare dati piuttosto allarmanti, con una durata complessiva di 6 ore e 37 minuti. Un netto passo indietro anche rispetto a Galaxy S6, che aveva fatto segnare poco più di mezz’ora in più. I dati sono ancora più sorprendenti se si pensa che la capacità della batteria è salita dai 2550 mAh del modello precedente ai 3000 di quello attuale.
La situazione non è di certo più rosea per Galaxy S7 Edge. La versione con i bordi ricurvi avrebbe un’autonomia di 7 ore e 18 minuti. Un risultato di due ore inferiore rispetto al precedente Galaxy S6 Edge+ e al grande rivale, iPhone 6s Plus. Anche in questo caso, la capacità della batteria è stata portata a ben 3600 mAh, con un netto passo avanti rispetto ai 3000 del recente passato.
Il potenziamento delle rispettive batterie si fa notare nei tempi di ricarica, di 88 minuti per Galaxy S7 e di 99 per la versione Edge. Nelle prossime settimane scopriremo se l’autonomia dei prodotti corrisponderà effettivamente a tali dati. In caso di conferme, ci sarebbe da allarmarsi. Intanto, è stato scoperto che i due terminali sono muniti di un sistema di raffreddamento molto bizzarro.