Go, un noto gioco da tavolo strategico di origini cinesi, è divenuto noto in queste ore per la sfida che ha visto protagonisti il campione del mondo Lee Sedol e un supercomputer programmato da DeepMind di Google. La sfida ha decretato il trionfo dell’intelligenza artificiale. Sono previste altre quattro sfide fra il campione sudcoreano Lee Sedol e l’intelligenza artificiale di Google.
Il match, durato oltre tre ore, è stato trasmesso in diretta live su YouTube. Migliaia di persone hanno seguito l’interminabile partita di Go che ha visto trionfare il supercompurer di Big G.
Le regole del gioco Go prevedono che due giocatori piazzino alternativamente le proprie pedine bianche o nere (chiamate in gergo tecnico anche “pietre”) sul tavolo da gioco. La griglia di gioco è composta da 19 linee orizzontali e da altrettante linee verticali. Lo scopo del gioco è quello di accerchiare le pedine dell’avversario così da non finire nella rete.
Questo gioco, rispetto al più noto gioco degli scacchi, presenta maggiori difficoltà. Infatti, il numero di mosse possibili, è molto più elevato. Proprio per questo motivo i pronostici davano come favorito il campione del mondo Lee Sedol.
Comunque questa non è la prima volta che una macchina batte l’uomo. Nella seconda metà degli anni ’90, il campione mondiale di scacchi, Garry Kasparov, è stato battuto da un computer programmato dalla società IBM. Tutto ciò dimostra come siano progredite queste macchine programmate. Forse è arrivato il momento di smettere di considerare queste macchine “stupide”.