Coltivare cibo su Marte non è più utopia. Un team di ricercatori olandesi, della Wageningen University and Research Center, è riuscito nell’impresa di far germogliare e crescere 10 differenti tipi di colture su un suolo simile a quello marziano.
Questo è il loro secondo esperimento. Già lo scorso anno avevano tentato l’impresa, ma la maggior parte dei loro impianti di coltivazione era a mala pena riuscito a germinare. Adesso, gli scienziati sono riusciti nell’intento di far sbocciare e crescere diverse piante, tra cui pomodori, piselli, segale, rucola, ravanello e crescione inglese.
I ricercatori hanno utilizzato dei terreni forniti dalla NASA che riproducono quanto più fedelmente possibile il suolo arido che si trova su Marte. Successivamente, hanno migliorato la fertilità del terreno con l’aggiunta di erba e letame, utilizzando un metodo molto simile a quello visto nel film The Martian con Matt Damon. Il dottor Wieger Wamelink, uno degli autori della scoperta, durante un comunicato ha affermato che le colture prodotte sul suolo marziano “non erano significativamente differenti da quelle coltivate su un terriccio terrestre utilizzato come controllo”.
Inoltre, lo scienziato ha tenuto a precisare che “ciò dimostra come, pure il terreno di Marte, può avere un ottimo potenziale se adeguatamente preparato”. Tuttavia, anche se la raccolta delle colture ha riscosso un enorme successo, gli studiosi spiegano che il prodotto non è ancora pronto per il consumo umano. Infatti, i terreni riprodotti dalla NASA contengono grandi quantità di metalli pesanti come piombo, arsenico e mercurio, oltre ad un’elevata concentrazione di ferro. Proprio per questa ragione, è probabile che elementi tossici siano finiti anche nelle colture, rendendole nocive per la salute umana.
Ad ogni modo, la scoperta rimane un enorme passo in avanti verso la creazione di un metodo di coltivazione del cibo su altri pianeti oltre la terra. Insomma, il sogno di colonizzare Marte continua.