BIOS Incube è l’urna dalle cui ceneri del caro estinto nasce una pianta. È essenzialmente un’incubatrice controllata da un’apposita app che si adatta all’urna. In tal modo, chi ci se ne va lascia in eredità un albero o una pianta che sempre ci ricorderà di lui.
L’idea nasce da una start-up spagnola, Bios Urn, che ha predisposto un dispositivo davvero inconsueto e che lascia alquanto perplessi. Come un normale vaso per piante, anche l’urna cineraria viene riempita con acqua e, poi, il sensore Incube – posto sulla parte superiore del terreno – fa il resto.
Tramite il sensore, si accendono e si regolano i livelli del suolo e della temperatura dell’aria, oltre a controllare l’umidità, la conduttività del suolo (per valutare se occorre aggiungere fertilizzante oppure no), e lo stato del seme o della pianta. Quindi, automaticamente l’urna si attiva per una crescita ottimale.
BIOS Incube contiene circa 3 litri di acqua che, secondo l’azienda, è abbastanza per nutrire e dissetare il seme e la pianta per una media di venti giorni. Inoltre, è dotata di una pompa per erogare l’acqua dal serbatoio al suolo. I dati provenienti dal sensore vengono inviati via WiFi ad un’app sul proprio smartphone, grazie alla quale si può monitorare la crescita dell’albero. E, cosa importante, anche se non si è a casa, ma al contrario ci si trova lontani magari a causa di un viaggio.
“BIOS Incube è stato progettato per gli abitanti delle città con limitato accesso alla terra naturale, per quanti cercano alternative ai cimiteri e per le persone che vogliono rimanere in contatto con i cari che sono passati a miglior vita. Sempre più persone sono alla ricerca di una coscienza ambientale e di modi economicamente possibili per seppellire quanti amano e BIOS Incube offre questo e molto altro“. Questo è quanto si legge proprio sul sito web di Bios Incube, dove si spiegano le motivazioni e la “filosofia” con la quale l’urna è stata progettata.
Una volta che il giovane albero, o la piantina, è grande abbastanza, può essere piantata all’aperto e in uno spazio più consono. Quindi, Bios Urn può essere rimosso da Incube e trapiantato nel cortile o nel giardino. Ma non solo: Incube, infatti, può essere utilizzato per far crescere un’altra pianta o un altro albero (nella malaugurata ipotesi di un altro lutto).
BIOS Incube è attualmente alla ricerca di crowdfunding con una campagna su Kickstarter, dove ha già raccolto quasi tutto il suo obiettivo iniziale. I sostenitori, infatti, possono partecipare con una donazione di 450 euro, e avranno la possibilità di avere un proprio dispositivo, o 120 euro, aggiudicandosi invece Bios Urn.