Samsung Electronics è costantemente alla ricerca dei più esperti sviluppatori di intelligenza artificiale ed altri sofisticati software. Il più grande produttore di smartphone al mondo, infatti, vorrebbe superarsi nel settore dei dispositivi elettronici e vorrebbe farlo investendo su questa nuova tecnologia, inserendola sui propri device.
Rhee In-jong, vice presidente esecutivo della divisione mobile di Samsung Electronics, ha rilasciato in queste ore un’intervista durante la quale ha affermato che la società è “aperta a tutte le possibilità ed è attivamente alla ricerca di qualsiasi tipo di intelligenza artificiale o software” da inserire sui dispositivi di prossima generazione.
Parola d’ordine, “must”, ovvero quasi un obbligo. L’intelligenza artificiale, infatti, non è più un’opzione. E non importano le cifre da investire. Si parla di miliardi (61 miliardi di dollari, per la precisione) in liquidità ed equivalenti. E questo perchè Samsung vorrebbe trasformarsi in qualcosa di più di una società di software.
“L’inclusione dell’intelligenza artificiale sugli smartphone può contribuire a garantire la fedeltà alla marca, grazie alla quantità di tempo necessario” per addestrare “il software a capire le preferenze” degli utenti, ha riferito ancora Rhee. A tal fine, Samsung ha già provveduto a fare un investimento strategico di 20 milioni di dollari nella start up specializzata in intelligenza artificiale Vicarious. Mentre, in precedenza, la Samsung Venture Investment Corp., una società di venture capital in parte di proprietà di alcuni affiliati del gruppo, ha partecipato con un ammontare di 25,3 milioni di dollari nel finanziamento per l’avvio di una società, Jibo Inc., esperta in robotica. Jibo sta attualmente sviluppando un “robot mamma”, che può prendersi cura dei bambini per conto delle mamme che lavorano.
Quindi, se quest’ultima impresa della tecnologia fosse possibile, non dovremmo poi aspettare troppo nel vedere l’intelligenza artificiale sbarcare sui nostri smartphone.