Questa notte è tornata l’ora legale e le lancette dei nostri orologi si sono spostate in avanti di un’ora. L’ora solare tornerà tra 7 mesi ma durante questo tempo la Terna, azienda italiana che gestisce la rete di trasmissione dell’energia elettrica, ha valutato che verranno risparmiati ben 580 milioni di kwh.
La notte tra sabato 26 e domenica 27 marzo precisamente alle ore 2 molti di noi hanno dovuto spostare le lancette dell’orologio in avanti di un’ora e più precisamente alle ore 3 mentre molti dispositivi come smartphone o smartwatch si sono regolati da soli sottraendo un’ora di sonno a tutti noi.
Eppure questo cambio di orario ha permesso solo dal 2004 al 2015 di risparmiare oltre un miliardo di euro grazie alle ore di luce. Questo anno valutando che un kwh costa in media al cliente circa 16,32 centesimi di euro al netto delle tasse, si stima che ci sarà un risparmio di ben 94,5 milioni di euro.
Sempre Terna ha elaborato dei dati molto interessanti evidenziando che il minor consumo di elettricità durante l’ora legale è stato di circa 7 miliardi e 270 milioni di kilowattora (quantità equivalente alla domanda di energia elettrica annua di regioni come Marche o Trentino Alto Adige).
Le lancette in avanti permettono di ritardare l’accensione delle lampadine durante le ore solari consentendo di sfruttare al massimo la luce naturale. Purtroppo durante i mesi estivi si registra anche un innalzamento dei consumi di energia elettrica dovuti all’accensione di condizionatori d’aria ma che comunque sono indipendenti dai fattori climatici, di temperatura e di luce naturale che porta appunto l’adozione dell’ora legale.
Eppure l’ora legale porta anche molti problemi come i problemi cardiaci, infatti, l’ora legale costringendoci ad alzarci un’ora prima esporrebbe le persone ad un maggior rischio a breve termine di infarto del miocardio.
Anche il sonno ne risente di questo spostamento poiché i sessanta minuti di sonno persi provocano effetti devastanti sull’orologio biologico influendo sulla qualità del riposo notturno.
Interessante il dato del professor Jori Ruuskanen, neurologo dell’Università di Turku, che ha scoperto attraverso un’attenta analisi la correlazione tra ora legale ed ictus, infatti, negli anni 2004-2013 si è visto un incremento dell’8% nei due giorni successivi al cambio dell’ora di questa patologia.
L’ora legale sarebbe anche la causa dell’aumento di incidenti stradali, infatti, secondo i ricercatori della John Hopkins University di Baltimora, nel giorno successivo al cambio dell’ora si nota statisticamente un incremento del numero degli incidenti stradali.