Per Sony diventa sempre più difficile gestire il mercato statunitense. Soprattutto nel corso degli ultimi anni, la società ha subito un calo vertiginoso nelle vendite dei suoi prodotti in grado di rendere ancora più faticosa una possibile ripresa. Il recente trasferimento del quartier generale di Sony Mobile, la scelta di un nuovo presidente e i consistenti tagli al personale lasciano presagire un graduale ritiro dagli USA.
La concorrenza diventa sempre più spietata e rischia di mettere in ginocchio chi continua ad investire nella produzione e nella commercializzazione di smartphone. Nonostante Sony abbia promosso e introdotto nuovi device sul mercato, sembra che il suo business non riesca proprio a decollare, almeno non negli Stati Uniti. Infatti, al termine del 2015, si era vociferato addirittura di un eventuale addio al settore mobile da parte della stessa società.
Nel 2009, Sony-Ericsson aveva scelto di stabilirsi nella città di Atlanta per collaborare, a stretto contatto, con l’operatore AT&T. A quel tempo, la società deteneva ancora il 4% delle azioni nel mercato USA, prima di sprondare sotto la soglia dell’1% nel 2012.
In queste settimane, l’azienda ha deciso di prendere una serie di drastici provvedimenti per tentare di risollevare le proprie sorti. La nomina del nuovo presidente, Kunihiko Shiomi, lo spostamento del quartier generale USA di Sony Mobile – da Atlanta a San Francisco – e una netta riduzione dell’organico – verificatasi, guarda caso, in concomitanza con il cambio di sede – sono elementi che lasciano spazio a numerose perplessità riguardo la combattuta permanenza sul territorio americano.
Tra le altre cose, il colosso giapponese ha dimostrato di non essere capace di mantenere il supporto con alcuni operatori. Basti pensare che Xperia Z5 e Z5 Compact sono arrivati negli Stati Uniti soltanto diversi mesi dopo il loro effettivo lancio sul mercato e che, in USA, risultano – ancora oggi – disponibili nella loro versione “unlocked” presso i rivenditori Amazon e BestBuy.
Per fortuna, in Giappone e in Europa gli affari sembrano andare leggermente meglio. E, malgrado la società nipponica debba – comunque – confrontarsi con la concorreza, riesce a mantenere stabile la propria posizione all’interno mercato mobile.