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Samsung presenta il brevetto delle prime lenti a contatto smart

Samsung ha presentato il brevetto di un prototipo di lenti a contatto smart.

Samsung sta lavorando alla realizzazione di un prototipo di lenti a contatto smart. La notizia, resa nota attraverso la pubblicazione di un apposito brevetto, sottolinea l’impegno e l’intenzione – da parte del colosso sudcoreano – di voler investire, sempre di più, nello sviluppo della wearable technology.

Sembra proprio che il settore della “tecnologia indossabile” stia vivendo il suo momento aureo. E pensare che siamo solo al principio di questa lunga rivoluzione tecnologica.

L’obiettivo principale è quello di garantire, indossando questo tipo di accessorio, una qualità migliore delle immagini rispetto quella che i nostri occhi possono percepire, in genere, con gli occhiali da vista “intelligenti“. Samsung giustifica così la sua scelta, presentando la bozza del nuovo progetto che pone l’attenzione sulle lenti a contatto del futuro. Il brevetto è stato ufficialmente depositato nella giornata di martedì 5 aprile 2016, in Corea del Sud, malgrado risalga al 2014.

Il programma mostra delle lenti a contatto dotate di un display molto piccolo, una fotocamera, un’antenna e diversi sensori in grado di rilevare i singoli movimenti compiuti dagli occhi. Il mini-display ha il compito di proiettare le immagini direttamente negli occhi di colui che indossa le lenti: per consentire tale elaborazione è necessaria la presenza di un device esterno come, ad esempio, lo smartphone.

Nonostante il potenziamento delle facoltà visive, il brevetto porta alla luce una spinosa questione legata alla privacy. Si tratta della presenza di una fotocamera, di difficile individuazione, integrata alla lente stessa e che potrebbe creare una serie di noiosi grattacapi a chi dovesse decidere di farne uso. Negli occhiali smart, invece, tale dispositivo è ben riconoscibile e non lascia spazio a controversie.

Ancor prima di Samsung, è stato Google a cimentarsi in questo ambizioso progetto presentando il modello noto come “Google Glass” e, in seguito, elaborando delle lenti a contatto smart.

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Pubblicato da
Eleonora Danieli