Samsung Galaxy Note 6 potrebbe integrare uno scanner dell’iride e inoltre rispetterà lo standard IP68. Il nuovo phablet del produttore sudcoreano, a differenza del Note 5, molto probabilmente sarà commercializzato anche in Europa durante il prossimo autunno.
Nuovi rumors riguardo al Samsung Galaxy Note 6 parlano sia dell’impermeabilità all’acqua e resistenza alla polvere (IP68), sia all’implementazione di uno scanner dell’iride, presumibilmente per lo sblocco del terminale.
Durante gli ultimi mesi diverse voci hanno parlato della probabile commercializzazione nel mercato italiano e ci hanno anche dato diverse informazioni sulla potenziale scheda tecnica.
Il prossimo Galaxy Note 6, come i Galaxy S7 e S7 Edge, sarà certificato IP68, quindi resistente allo sporco, alla polvere e potrà rimanere immerso in acqua dolce per circa 30 minuti ad una profondità non superiore al metro e mezzo senza riportare danni. Se questo fosse vero, il Galaxy Note 6 sarebbe il primo phablet appartenente alla serie Note a risultare impermeabile.
Tuttavia, a stupire è la presenza di uno scanner dell’iride. Infatti, pare che Samsung abbia spedito dalla Corea all’India ben 200 “Iris CAM”. Questo potrebbe significare che la società si stia impegnando per cercare un’alternativa allo sblocco del terminale tramite impronta digitale.
Quello che è certo è che non viene esplicitamente menzionato nessuno modello Samsung in particolare, quindi al momento si può soltanto supporre che questo scanner dell’iride potrebbe venir integrato nel prossimo flagship dell’azienda, ossia proprio il Galaxy Note 6.
Di questa tecnologia molto futuristica che fa tanto “Minority Report” se ne parla già da tempo, ma tutte le volte l’appuntamento è stato puntualmente rimandato a data da destinarsi, dunque questa “Iris CAM” potrebbe semplicemente essere utilizzata per funzioni di ricerca e sviluppo nel settore mobile, ma questo nono significa che verrà necessariamente implementata nel Galaxy Note 6.
Attualmente, un sistema di scansione biometrica della retina è più problematico da utilizzare in svariate condizioni ambientali, per esempio la mancanza di una adeguata luminosità o la posizione più o meno ottimale dell’occhio in confronto allo scanner.
Il lettore di impronte digitali è più veloce e sicuro, ma forse le cose stanno per cambiare.
Restiamo dunque in attesa di ulteriori rumors, che arriveranno sicuramente nei prossimi mesi.