Record di scioglimento dei ghiacci in Groenlandia. Una notizia che circola insistente da alcuni giorni e che si basa sui dati allarmanti registrati e provenienti dalle stazioni meteo uniti alle osservazioni satellitari. Dati che si riferiscono solo a questa prima metà del mese di aprile.
La situazione è relativa alla zona orientale della Groenlandia, nella quale lo scioglimento dei ghiacci è giunto estremamente in anticipo rispetto al consueto. In genere, il fenomeno è atteso per l’inizio del mese di maggio. Ecco perchè la notizia desta scalpore, ma soprattutto preoccupazione.
Scioglimento anticipato
La notizia, come dicevamo, è apparsa su diversi siti e quotidiani. E l’allarme giunge da una fonte autorevole, il Danish Meteorological Institute. La causa sarebbe da ricondurre ad una cappa di calore inaspettata, poiché prevista tra un mese. “Abbiamo dovuto verificare che i nostri modelli stessero funzionando ancora bene“, ha spiegato Peter Langen dell’Istituto danese. E, infatti, gli esperti si sono misurati con i controlli necessari e i dati raccolti relativi allo scioglimento della calotta glaciale. Tutto risulta essere esatto.
Le temperature odierne sull’Artico sono molto al di sopra della media stagionale. Si registrano, infatti, punte notevoli che arrivano fino a 17° sopra lo zero. Anche la Nasa, analizzando i dati provenienti dalla National Oceanic and Atmospheric Administration, sta monitorando lo stato attuale del fenomeno. E fa sapere che la massima estensione di ghiaccio invernale si sarebbe abbassata ulteriormente. 14.520 milioni di chilometri quadrati misura la calotta glaciale, ossia 1,6 milioni in meno rispetto alla sua dimensione nel periodo tra il 1981 e il 2010.
Un’ondata di caldo anomalo, proprio come quella che sta investendo il nostro Mediterraneo da alcuni giorni. E che, con il trascorrere dei giorni, si sarebbe estesa dal comparto continentale americano, fino a giungere anche il versante nordest degli Stati Uniti, propagandosi ancora verso il settore artico groenlandese.
Temperature sopra la media per questo mese di aprile. Cosa si attende per maggio è ancora tutto da vedere. Ma la situazione desta molta preoccupazione. E non solo agli esperti.
Image credit: National Geographic