TIM si propone di portare entro il 2018 la fibra ottica nell’84 per cento delle abitazioni italiane. Certamente si tratta di un progetto ambizioso, ma comunque non impossibile da realizzare. Per riuscire in questa impresa, il primo operatore nazionale dovrà costruire 18 milioni di km di fibra ottica entro i prossimi due anni.
Il progetto in questione verrà finanziato attraverso 12 miliardi di euro di investimenti nell’innovazione. Di questi fondi ben 4,8 miliardi verranno impiegati per gli investimenti nell’innovazione della rete mobile e ultra-broadband.
TIM ha già raggiunto un discreto risultato in questo campo. Infatti, oltre il 42 per cento delle abitazioni, ha già ottenuto la copertura delle reti ultra-broadband nel dicembre del 2015. Questo è sicuramente un ottimo punto di partenza per raggiungere l’obiettivo dell’84 per cento di copertura.
Non appena questo progetto verrà portato a termine la velocità media di connessione, naturalmente, verrà innalzata a livello nazionale. Attraverso la rete FTTC
(fiber to the cabinet), ad esempio, si potranno raggiungere la velocità di 100 Mbps in download. Attraverso la rete FTTH (fiber to the home), invece, si potrà raggiungere la velocità massima di 200 Mbps in download.Nonostante i buoni propositi del gestore blu, però, bisogna prendere in seria considerazione un dato che fa riflettere molto: soltanto 1 italiano su 10 raggiunto dalla fibra ottica usufruisce effettivamente di questo servizio.
Molti potrebbero pensare che questo “insuccesso” della fibra ottica sia imputabile al prezzo delle tariffe proposte dai vari operatori, spesso giudicate eccessivamente alte. C’è da dire però che i prezzi delle tariffe sono abbastanza in linea con quelle proposte dagli operatori di altri Paesi dell’Unione Europea. Come affronterà il gestore queste difficoltà non ci è dato saperlo. Assisteremo forse ad un ribasso delle tariffe che comprendono l’accesso alla fibra ottica? Staremo a vedere.