L’ormai famoso produttore cinese Xiaomi ha annunciato ufficialmente che nel secondo semestre 2016 lancerà il suo primo smartwatch. Questo Mi SmartWatch di cui finora se ne è sentito parlare poco, ora sappiamo che esiste e che seguirà le orme del Mi Band 2 con funzionalità mirate al jogging e all’attività fisica.Questo produttore, negli ultimi tempi sta riscuotendo un grande successo, principalmente grazie ai suoi ultimi smartphone Android che spiccano per un’elevata qualità costruttiva, ottime specifiche tecniche e una politica prezzi decisamente aggressiva rispetto ai “big” del mercato.
Al momento il Mi Band 2 è uno dei dispositivi più acquistato dai consumatori proprio per le tante funzionalità dedicate a chi pratica molto sport.
Dunque, nel portfolio del produttore non poteva mancare l’orologio intelligente. Mi SmartWatch è il nome in codice venuto a galla con gli ultimi rumor di queste ore. Liu De, il co-fondatore e Vice Presidente di Xiaomi, durante in una conferenza a Pechino ha rivelato che il Mi SmartWatch esiste ed è pronto!
Egli ha aggiunto anche che la società annuncerà il dispositivo nella seconda metà del 2016
Xiaomi quindi è decisamente interessata a puntare ancora di più sul mercato degli wearable, ma questo non stupisce particolarmente visto l’enorme successo avuto con il Mi Band 2. Rispetto a quest’ultimo, il Mi Smartwatch dovrebbe avere un display più ampio ed essere particolarmente focalizzato sulle funzionalità per la gestione delle attività fisiche, ma purtroppo non è emerso nessun particolare dettaglio tecnico.
Liu De ha ammesso infine che l’azienda non ha particolare interesse ad investire nel settore dell’automotive, come invece ha scelto di fare LeEco, piuttosto l’intenzione è quella di espandersi nel mercato delle bici elettriche e aprire dei negozi fisici in alcuni paesi selezionati.
In attesa di saperne di più, restiamo con gli occhi puntati verso il prossimo 10 maggio quando la società annuncerà il Mi Max, un phablet di fascia bassa che dovrebbe esordire con SoC personalizzato conosciuto con il nome in codice “rifle”, ma a questo punto potrebbe non essere l’unico dispositivo a vedere la luce.