Il Bebop 2 di Parrot è un drone diverso dagli altri. Qualcuno lo definisce un giocattolo costoso, io lo ritengo qualcosa in più, qualcosa di diverso da un giocattolo e non solo per il prezzo di 800€, incluso lo Skycontroller.
Di droni ce ne sono di tantissime forme, dimensioni, prezzo e di diverso tipo di utilizzo. L’azienda francese Parrot ha contribuito, non poco, alla loro diffusione e con il nuovo nato si è fatto un passo avanti stabilendo un nuovo confine da superare per tutti i quadricotteri presenti sul mercato.
Il Bebop 2 stupisce, e non poco, sotto molti aspetti. La robustezza della struttura, la velocità di salita e quella orizzontale, per la fotocamera e per la durata della batteria. Il costo è elevato, non lo si può negare, ma appena lo si accende e lo si fa volare si capisce subito che i soldi spesi sono più che giustificati.
La confezione
Per la prova ci è stato inviato il bundle Bebop 2 + Skycontroller. All’interno troviamo anche un parasole da montare che può essere utilizzato per ripararsi dal sole e concentrare tutta l’attenzione sul tablet o smartphone che si sta utilizzando in accoppiata con il quadricottero.
La confezione ha una ricca dotazione con diversi accessori per la ricarica delle due batterie ed elementi con i due adattatori da avvitare a seconda della dimensione del tablet utilizzato. Il nostro unboxing: Bebop 2 e SkyController: unboxing del super drone di Parrot.
Bebop 2, Skycontroller e il primo volo
Il Bebop 2 si può controllare da smartphone o tablet, Android e iOS, oppure con lo Skycontroller. Per potersi librare in volo la prima cosa da fare è scaricare l’applicazione FreeFlight 3 di Parrot. Una volta installata occorre sempre una connessione ad internet per poter collegare, tramite WiFi, il drone, lo smartphone o il tablet, e se lo avete acquistato, lo Skycontroller.
È molto semplice effettuare il collegamento, basta trovare la rete WiFi denominata Skycontroller (oppure Bebop 2 se si utilizza un device) e il gioco è fatto. A questo punto non resta che partire. Il controllo tramite il touch dei dispositivi mobili è decisamente difficoltoso e i crash sono comuni, con il controller il discorso è completamente diverso.
Il volo è stabile, intuitivo ed il controllo è sempre immediato. Il costo del controller è elevato, ma è la scelta migliore se si vuole godere pienamente di tutte le qualità del quadricottero di Parrot.
Comportamento in volo
Il decollo e l’atterraggio sono automatici, c’è un pulsante apposito con cui si effettuano entrambi. Il volo è molto stabile, anche in condizioni di forte vento, grazie ai tanti sensori e alla fotocamera posta nella parte inferiore del drone che tiene costantemente sotto controllo la distanza dal terreno.
Non si può sbagliare con il Bebop 2 se non per un nostro errore. La stabilizzazione in volo librato consente di poter persino lasciare i comandi. Anche quella nella direzione degli altri assi non è da meno. Rollio, beccheggio e imbardata sono sempre precisi e non comuni, rispetto ad altri droni provati, segno che nulla è stato lasciato al caso nella progettazione dagli ingegneri dell’azienda francese.
La quota massima raggiungibile è di 150 metri, la si può impostare a diverse altezze, e la distanza massima di controllo è di 2 km, 300 metri senza controller, anche questa modificabile manualmente. Anche le velocità di salita, la velocità verticale, e quella di rotazione sull’asse di imbardata si possono impostare manualmente fino al limite di 6 m/s (21,6 km/h) e di 200°/s.
A parte i dati tecnici pilotare, con lo Skycontroller, il Bebop 2 è puro divertimento. Non ci stanca mai di tenere la testa fissa in alto per pilotare a vista e sullo schermo del dispositivo mobile in caso il drone sia distante. L’unico limite è la durata della batteria, ma anche sotto questo aspetto si superano i limiti noti e si può arrivare ai 25 minuti dichiarati dall’azienda.
La fotocamera da 14MP è stabilizzata e realizza video con risoluzione massima in FullHD. Si possono anche scattare foto e direzionare l’obiettivo con cui si può variare il punto di scatto. In realtà la fotocamera è fissa e dotata di un ampio grandangolo per cui le immagini sono semplicemente tagliate nella direzione e con la prospettiva scelta.
Videocamera | “Fish-eye” 14 Megapixel |
Video | Full HD 1080p su 3 assi |
Stabilizzazione | Stabilizzazione digitale (sistema Parrot) |
Autonomia | 25 minuti di tempo di volo (con batteria da 2700 mAh) |
GPS | Si |
Processore | Processore dual-core con GPU quad-core |
Memoria | 8 GB di memoria storage flash |
Connettività | |
Wi-Fi | Wi-Fi 802.11a/b/g/n/ac |
Rete | Dual band MIMO |
Antenne Wi-Fi | 2 doppie antenne a dipolo da 2,4 e 5 GHz |
Potenza di emissione | Fino a 21 dBm |
Portata del segnale | 300m |
Video | |
Sensore | CMOS 14Mpx |
Ottica | Obiettivo “fish-eye” Sunny 180°: apertura 1/2,3″ |
Stabilizzazione video | Sistema digitale su 3 assi |
Risoluzione video | 1920x1080p (30fps) |
Risoluzione foto | 4096×3072 pixels |
Codifica video | H264 |
Formato immagine | JPEG, RAW, DNG |
Memoria interna | Flash 8Go |
Prestazioni | |
Velocità orizzontale massima | 16 m/s |
Velocità ascendente massima | 6 m/s |
Si possono variare i settaggi della fotocamera dall’app. Si possono modificare esposizione, bilanciamento del bianco e contrasto.
Dove si può volare
La scelta del luogo non è banale nel caso del quadricottero francese e il peso di 500 grammi lo mette tra i mezzi aerei a controllo remoto cosiddetti “Very Light“. Questo significa che si può far volare il mezzo aereo in qualunque luogo isolato, in cui non ci siano persone o che non possa procurare pericolo, mentre è vietato in zone affollate, cortei o con assembramenti di persone se non si è dotati di un brevetto da pilota SAPR (Sistemi Aeromobili a Pilotaggio Remoto).
Le norme dell’ENAC sono più che comprensibili visto che droni come quello da noi testato raggiungono velocità importanti; il Bebop 2 raggiunge i 57 km/h in velocità orizzontale e l’impatto contro una persona, un animale, un bambino, un auto o una finestra può procurare danni non indifferenti.
Lo Skycontroller
Lo ritengo indispensabile per poter utilizzare e controllare alla perfezione il quadricottero. Le leve, destra e sinistra, sono ben realizzate, solide e dall’ottimo grip, non scivolano mai. Il controller è dotato di una batteria identica a quella del drone e che assicura una lunga durata, fino a 150 ore.
Sul controller sono riportati tutti i tasti presenti nell’applicazione FreeFlight 3, in forma fisica ovviamente. Per cui è possibile gestire l’applicazione stessa, la fotocamera, il “ritorno a casa”, la registrazione dei video e lo scatto delle foto ecc. Dal controller si tiene anche sotto controllo il livello di carica della batteria, del segnale WiFi e del funzionamento dei motori delle 4 eliche con un sistema a LED.
Dotato di una porta microUSB per la ricarica, di una porta USB e di una HDMI a cui poter collegare degli occhiali FPV (First Person View). Indispensabile la tracolla in dotazione per sostenere con il collo il peso non indifferente del controller.
Conclusioni
Il Bebop 2 vale il prezzo d’acquisto e lo si può apprezzare pienamente solo con lo Skycontroller. La stabilizzazione del volo è fondamentale in questo tipo di velivoli soprattutto per chi è alle prime armi e il drone di Parrot in questo è il numero uno. La durata della batteria permette di rimanere soddisfatti di una sessione completa di volo e se si acquista una seconda batteria si può continuare a volare senza sosta per circa un’ora.
Il drone è anche molto robusto quindi non c’è bisogno di preoccuparsi troppo di eventuali impatti, ammesso che avvengano a velocità moderate, e nella confezione troviamo un sistema completo di eliche sostitutive con l’apposito strumento per smontarle.
La fotocamera realizza ottimi scatti e ottimi video in FullHD con una prospettiva unica, quella che solo gli uccelli conoscono e coloro che possiedono un Bebop 2.