Un transito piccolo piccolo, una mini eclissi, quello di Mercurio davanti al Sole che avverrà il prossimo 9 maggio. Un fenomeno che, purtroppo, non sarà visibile dall’Italia, ma interamente apprezzabile in America Orientale, in Groenlandia, nella zona Artica, nel nord ovest dell’Africa, nel nord ovest dell’Europa e nell’Oceano Atlantico.
Era il 2012 quando apprezzammo il transito di Venere davanti alla nostra stella. E fu un tripudio di immagini che inondarono il web. Questa volta, spetta a Mercurio, ovvero il corpo più interno del sistema solare, e regalarci l’emozione di essere ammirato come un minuscolo “puntino” nero sulla superficie del Sole.
Un evento che, in Europa, fu visibile ormai solo nel lontano 2003. E noto già ai Sumeri. Sì, perchè sin dai tempi più antichi, questo antico popolo ne studiava i mutamenti, fino a quando la mitologia greca gli derivò il nome. Mentre spettò ai Romani considerarlo il dio del commercio.
Come anticipato, il passaggio di Mercurio davanti al Sole non sarà osservabile interamente perchè n Italia il transito sarà osservabile quasi interamente. Questo raro spettacolo celeste, inoltre, si aprirà con un altro fenomeno che, spesso, tiene con il naso all’insù. Una doccia di stelle cadenti ci incanterà, per poi proseguire con un Marte in opposizione. La Luna, dal canto suo, non starà a guardare, ma sarà protagonista di una tripletta di congiunzioni.
Impossibile, ovviamente, ammirare l’evento ad occhio nudo. Infatti, occorrerà munirsi di strumenti appositi, come telescopi e binocoli, necessariamente schermati per evitare danni permanenti alla vista, vista la prolungata esposizione alla superficie del Sole.