Twitter contro Intelligence USA: negato accesso a Dataminr
Anche Twitter sfida l’Fbi rendendo il Dataminr inaccessibile ai servizi segreti Usa. Una vera e propria battaglia che vede le grandi aziende combattere contro i governi.
L’Fbi, ente investigativo di polizia federale, principale braccio operativo del Dipartimento della Giustizia degli Stati Uniti (DOJ) ha una nuova tegola che si chiama Twitter, infatti, proprio in queste ore l’azienda ha reso Dataminr inaccessibile all’intelligence Usa.
Dataminr è un servizio analitico che trasforma il flusso di Twitter e altri dati pubblici in segnali utilizzabili, fornendo informazioni in tempo reale per i clienti che lavorando nel settore finanziario, pubblico, di notizie e unità di crisi in caso di attacco terroristico. Utilizzando potenti algoritmi, Dataminr analizza istantaneamente tutti i tweet pubblici per fornire i primi dati con cui realizzare notizie.
Logicamente questo servizio potrebbe essere utilizzato dall’FBI per conoscere in tempo reale possibili attentati terroristici o rivolte politiche in modo da attivare nel minor tempo possibile le squadre speciali. Twitter però ha valutato questa “intromissione” come un tentativo di rubare dati ed intromettersi nella privacy degli utenti e anche se il divieto, non è stato annunciato pubblicamente, è stato rivelato dal Wall Street Journal che indica una fonte autorevole come un alto funzionario dell’intelligence Usa.
Twitter contro l’Fbi: negato l’accesso ai dati analitici
Dataminr è un tool molto importante ed efficace che è stato in grado di allertare i proprio clienti durante gli attacchi terroristici di Parigi con un anticipo di ben 10 minuti rispetto alle notizie trasmesse con i tradizionali mezzi di comunicazione. L’applicativo sarebbe in grado di raccogliere i cinguettii degli utenti in tempo reale per poi inserirli in un database che tramite un algoritmo estrapola dati di interesse nazionale
. Una tecnologia davvero avanzata che se messa a disposizione potrebbe salvare davvero tante vite umane.
Logicamente Dataminr è un servizio a pagamento che offre i propri studi analitici a soggetti esterni e proprio tra questi ci sarebbe l’intelligence USA, che ne fa uso del servizio da oltre due anni ma vorrebbe “risparmiare” la quota avendo accesso completo ai server della società americana.
Twitter vuole escludere FBI, CIA e NSA: negato accesso a Dataminr per i dati in tempo reale
Twitter avrebbe preso questa decisione proprio per difendere i dati degli utenti che potrebbero essere utilizzati dalle aziende governative per farne un uso spregiudicato e non solo per salvare vite umane. Proprio su questo si dividono le persone chiedendosi se sia più giusto salvaguardare la privacy o la vita.
Quindi dopo il caso di San Bernardino e dell’iPhone poi sbloccato dall’FBI senza l’aiuto di Cupertino, la questione della privacy continua a dividere e Twitter come Apple avrebbe deciso di seguire la linea dura e non cedere al governo USA.
John Inglis, ex vicedirettore della NSA, si esprime così sulla scelta di Twitter di bloccare l’accesso ai servizi di analisi: “Se Twitter continua a vendere i suoi dati ai privati, ma li nega al governo, è ipocrita. Credo sia il brutto segnale di una mancanza di cooperazione appropriata tra le organizzazioni del settore privato e il governo”.