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App, nel 2015 sono scaricate meno ma i ricavi aumentano

Le app installate nel mondo sono 156 miliardi

l’Idc, International Data Corporation, azienda specializzata in ricerche di mercato, consulenze e organizzazioni in ambito IT e TLC ha riportato che i download delle applicazioni nel 2015 è diminuito drasticamente anche se il mercato delle app non conosce crisi.

Nel 2015  le app installate dalle persone di tutto il mondo sono state quasi 156 miliardi e hanno generato denaro per oltre 34 miliardi di dollari. Una cifra davvero interessante che non tiene conto anche delle entrate pubblicitarie dei vari banner presenti all’interno delle app. Apple ha avuto un +36% di ricavi rispetto all’anno precedente per un totale del 58% totale permettendo agli sviluppatori di avere sempre nuovi introiti derivanti dalle proprie applicazioni. Proprio analizzando questi dati si scopre come il mercato degli smartphone e tablet non si ferma solamente alla produzione e commercializzazione ma viene sfruttato anche successivamente dalle varie aziende per produrre nuove fonti di guadagno.

App, nel 2015 meno download ma nessuna crisi all’orizzonte

Idc per il 2020 ha stimato un aumento a 210 miliardi di download con ben 57 miliardi di dollari di ricavi diretti provenienti proprio dalle applicazioni. Secondo questi dati la crisi per le applicazioni non sarebbe all’orizzonte anche se nel 2015 le app installate in tutto il mondo sono state solo il 15% diminuendo di circa l’8% rispetto all’anno precedente.

Secondo sempre le stime di Idc, negli anni avvenire il 47% degli utenti concederà soltanto 3 secondi al download di una applicazione prima di chiuderla e  ben il 32% non tornerà più sulla stessa se non è rimasto soddisfatto.

“Facebook e Google continuano a dominare la pubblicità mobile grazie agli effetti dei loro network. – ha dichiarato John Jackson, research VP di Idc – La mossa del popolare social network di incorporare news e altri interessi nella sua gamma di attività probabilmente trasferirà il traffico e i volumi installati da altre applicazioni”.

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Pubblicato da
D'Orazi Dario
Tags: app