Duro colpo per Facebook. Il social network di Mark Zuckerberg non può più essere considerato neutrale. Un documento pervenuto nella mani del Guardian rivela che la selezione delle news di tendenza non fa capo a un algoritmo. Nel file, infatti, sono contenute le linee guida fornite ai selezionatori per la classificazione delle news.
Lo scandalo che ha coinvolto la piattaforma riguarda una sezione non ancora presente nella versione italiana del sito. Si tratta di una lista che mette in evidenza i topic più caldi dei giornali internazionali. La selezione di articoli viene mostrata in alto a destra della home page e comprare soltanto nei Paesi che utilizzano la piattaforma in lingua inglese. Questa funzione è in fase di test anche per gli utenti ispanici e portoghesi, e si espanderà presto su altri territori. Facebook aveva sempre negato un intervento umano nella gestione dei post, ma la sua neutralità è stata seriamente compromessa nell’ultimo periodo. L’esistenza di un filtro umano è stata implicitamente ammessa nell’ultimo documento divulgato ufficialmente dalla società. Le direttive interne ottenute dal Guardian
non fanno altro che confermare un sospetto già diffuso. Il social network, infatti, è stato accusato di oscurare notizie a lui “poco gradite” soltanto la scorsa settimana. Le istanze conservatrici americane hanno aperto un’inchiesta a riguardo, per scoprire la verità sulle scelte editoriali del sito.A causa del polverone sollevato è dovuto scendere in campo direttamente Mark Zuckerberg. L’ideatore della piattaforma ha pubblicato un post sul suo profilo ufficiale per rassicurare gli utenti. “Apriremo un’indagine per essere certi che il team abbia garantito un prodotto integro. Nelle prossime settimane inviterò i leader conservatori e altre persone di vari orientamenti per capire il loro punto di vista e comprendere come Facebook possa rimanere il più aperta possibile”.