EasyJet presenta un nuovo paio di scarpe da ginnastica digitali, con la capacità di guidare il turista verso il percorso più corretto. Con le nuove SneakAir gli utenti non solo potranno godersi il panorama, ma avranno anche l’occasione di abbandonare il proprio smartphone.
Una delle compagnie aree più note tra le low-cost ha presentato al Barce2ona Street Project la scarpa del futuro. Ovvero un nuovo prototipo di scarpe da ginnastica, realizzato appositamente per il turista che, munito di smartphone, decide di andare alla scoperta di nuove città. Connettendo via Bluetooth un’app al GPS del dispositivo, l’utente può essere informato sulle possibili indicazioni da seguire. Il tutto può avvenire grazie all’attivazione di sensori che vibrano ogni volta che l’utente intraprende la giusta direzione.
Solitamente la maggior parte dei turisti percorrono le strade, osservando la cartina della città sui propri smartphone, senza godersi il panorama circostante. A tal proposito EasyJet è intenzionata ad offrire una nuova opportunità al viaggiatore, ovvero iniziare ad abbandonare il proprio smartphone per poter finalmente osservare la città che lo circonda.
La compagnia aerea rivela che ogni mossa dell’utente potrà essere registrata dalla SneakAir che, a seconda di alcune vibrazioni, potranno indirizzare il turista verso il percorso più corretto da seguire. “Sarebbe molto interessante poter acquistare questa tecnologia anche a bordo dei nostri voli in futuro“, ha dichiarato il Direttore Marketing di EasyJet. Il suo obiettivo è quello di offrire una soluzione pratica ai passeggeri che desiderano rilassarsi e visitare le città senza dover ricorrere all’utilizzo della cartina sui propri dispositivi.
Le SneakAir di EasyJet
Le scarpe da ginnastica digitali, progettate dalla compagnia di volo low-cost, sono dotate di:
- Scheda miniaturizzata basata sull’hardware open source di Arduino e programmata con Arduino Sketch;
- Diverse funzioni C/C++;
- Modulo Bluetooth Low Energy;
- Sensori per le vibrazioni.
Queste componenti sono situate all’interno di una custodia in gomma, di cui sono rivestite entrambe le scarpe. Per il momento il progetto è soltanto un esperimento che, con il tempo potrebbe raggiungere uno straordinario successo.