Babcock Ranch è il nome della città green che sta sorgendo in Florida, USA, dall’idea di un imprenditore, proprietario di un’agenzia immobiliare, che ha acquistato i terreni, la consegna dei primi lotti a partire dal 2017.
Energia pulita ed energia rinnovabile, è questo il segreto per poter avere un futuro. Lo hanno capito in molti, ma ancora troppo pochi. Quella di città “pulite” è un’idea che viene sempre e solo da privati o associazioni che vogliono aiutare le zone meno fortunate del pianeta come a Isla Colon, Panama, con il villaggio fatto di bottiglie di plastica.
Babcock Ranch è situato nella zona sudovest della Florida, a soli 20 minuti a est del centro di Fort Myers e a 20 miglia a nord dall’aeroporto internazionale. Quale luogo migliore per ideare e realizzare una città green alimentata dall’energia solare grazie ai pannelli fotovoltaici.
Babcock Ranch è una nuova città eco-centrica immersa nella natura. Tutti gli edifici saranno dotati di pannelli fotovoltaici collegati tra loro in modo che l’energia in eccesso prodotta da un edificio andrà ad alimentare il fabbisogno degli altri o dell’illuminazione stradale.
I diversi lotti comprendono abitazioni che hanno differenti costi e dimensioni, si va dai 200 mila agli 800 mila dollari. Le prime abitazioni, 1100 per la precisione, saranno consegnate già il prossimo anno. Syd Kitson, il proprietario dell’agenzia immobiliare che ha acquistato i terreni 10 anni fa, ha intenzione di incentivare anche l’utilizzo di mezzi elettrici e ibridi per creare una smart city a emissioni zero.
Un modello di città che potrebbe ispirare altri imprenditori ad intraprendere questa direzione per la costruzione di nuovi edifici e quartieri che possano contribuire a ridurre le emissioni. L’utilizzo dei pannelli fotovoltaici e quindi dell’energia solare ha anche un impatto positivo sull’economia familiare visto che il Sole è a costo zero. Speriamo che la normativa italiana in questione di energie pulite possa contribuire a migliorare la situazione nel nostro Paese e non a peggiorarla.
