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Oculus Rift: l’aggiornamento che piace alla pirateria

Il software di Oculus Rift si aggiorna e impedisce agli utenti di installare giochi su HTC Vive. Revive ha bypassato il sistema.

Il software di Oculus Rift si aggiorna alla versione 1.4 per Windows e introduce nuove misure di sicurezza rivolte al DRM, impedendo ai player di installare i titoli sui dispositivi offerti dalla concorrenza, in particolare da HTC Vive. Eppure, il tentativo di Palmer Luckey sembra essere fallito miseramente in quanto modder e pirateria sono riusciti ad accedere, allo stesso modo, ai contenuti esclusivi del marchio grazie a Revive.

Oculus Rift e HTC Vive presentano un funzionamento analogo che spinge molti utenti all’acquisto di un solo software da “sfruttare” per entrambi i visori. Pertanto, nell’ultimo aggiornamento, Oculus VR ha pensato di puntare sull’esclusività, integrando un aggiornamento che verifica il collegamento del visore alla Oculus Platform DRM prima di poter avviare il gioco.

Revive, un tool sviluppato da Libre VR, ha tempestivamente pubblicato una nuova versione dell’hack che facilita l’esecuzione dei game, arginando il problema legato alla gestione dei diritti digitali, “Digital Rights Management“, ovvero DRM. Infatti, con l’introduzione di questa modifica, la versione 0.5.2 riesce a bypassare il check e permette l’avvio dei giochi con Unreal Engine, il motore grafico sviluppato da Epic Games.

La versione originale di Revive prendeva semplicemente delle funzioni da Oculus Runtime e le traduceva in chiamate OpenVR. Ora, la nuova versione di Revive utilizza la stessa tecnica per bypassare del tutto il controllo di proprietà di Oculus. Disabilitando il gioco, non permette più di determinare se sia stato acquistato legalmente” si legge in una nota.

Nel mese di gennaio 2016, Palmer Luckey aveva dichiarato su Reddit: “Se gli utenti acquistano un gioco da noi, non importa se lo moddino o lo facciano girare. Come ho detto un milione di volte, il nostro obiettivo non è di guadagnare bloccando le persone solo sul nostro hardware“.

Tuttavia, non si è fatta attendere la risposta di Revive. La società ha precisato di non aver alcuna intenzione di promuovere la pirateria. Al contrario, la stessa chiarisce la propria posizione spiegando che tale “manomissione” mira a garantire agli utenti la possibilità di continuare ad acquistare contenuti adatti a qualsiasi visore. Inoltre, gli sviluppatori di Libre VR hanno espresso la volontà di voler collaborare con Oculus Rift per contribuire a soddisfare la crescita del settore dell’entertainment, attualmente impegnato nell’immersione della realtà virtuale. Chissà cosa ne pensa Luckey.

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Pubblicato da
Eleonora Danieli