TIM Prime Go, la versione riveduta e corretta di TIM Prime, non è vista di buon occhio da molte associazioni dei consumatori. A partire dal 15 giugno, nuovi aumenti in programma. Ecco come evitarli.
L’Aduc, una di queste associazioni a difesa dei diritti dei consumatori, ha infatti chiesto all’ Autorità Garante per le Garanzie nelle Comunicazioni di sospendere questo servizio.
TIM Prime Go dovrebbe essere attivata sui piani tariffari di molti clienti a partire dal prossimo 15 giugno. Ciò significa che a molti di questi utenti verranno modificate le condizioni contrattuali e dovranno sborsare 0,49 centesimi a settimana aggiuntivi.
Proprio per questo motivo l’Aduc sostiene che il servizio Prime Go di TIM violerebbe molteplici norme fra le quali:
• violazione del divieto di opt-out;
• pratica commerciale scorretta e aggressiva vista l’attivazione di un servizio non richiesto;
• pubblicità ingannevole;
• reintroduzione di costi fissi anche su SIM a consumo.
Nel comunicato ufficiale dell’Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori (Aduc) gli utenti vengono informati su come dovrebbero agire qualora siano “colpiti” da Prime Go: “Ai nostri utenti suggeriamo di prestare grande attenzione agli SMS che riceveranno da Tim nei prossimi giorni e, se non interessati all’attivazione di Tim Prime Go, appena ricevuto il messaggio consigliamo di disattivarlo subito, chiamando il numero 409162; inviare, via pec o a mezzo raccomandata AR una lettera di diffida; inviare una segnalazione all’Antitrust; inviare una segnalazione all’Agcom.”
Al momento non possiamo sapere con certezza quali provvedimenti verranno presi da parte del Garante nelle Comunicazioni nei confronti di TIM, a dir la verità non sappiamo nemmeno se verranno effettivamente presi dei provvedimenti o meno. Dobbiamo aspettare con pazienza gli eventuali sviluppi che ci saranno nei prossimi giorni.