Google minaccia i produttori di dispositivi Android perchè troppo lenti. E lo fa pubblicando una vera e propria lista di produttori di smartphone e tablet Android i cui aggiornamenti vengono rilasciati più lentamente o per niente.
Il sistema operativo Android, dunque, arriva in ritardo sui dispositivi di alcuni produttori. E la cosa non è gradita – ovviamente – ai propri utenti. Se non altro perché, troppo spesso, accade che non ci siano aggiornamenti del sistema operativo.
Secondo tale rapporto, dunque, Google starebbe preparando un ranking grazie al quale si rende chiaro quali produttori debbano aggiornare il sistema operativo sui propri dispositivi mobili. Secondo quanto trapela, l’azienda avrebbe reso noto l’elenco solo alle società che in genere sono precise e puntuali. Il che significa che le aziende che non vi appaiono perdono di rilevanza o sono parte “dell’altra lista”, la lista nera o “lista della vergogna”, come già li definiscono alcuni media.
La graduatoria comprenderà produttori e operatori, in parte responsabili anche della velocità o del ritardo di Android nell’aggiornarsi. Tuttavia, il rapporto non indica quando la pubblicazione di questo ranking sarà pubblicato.
Sin dalla nascita di Android, Google ha avuto il problema che non tutti i produttori aggiornassero in tempo reale i propri dispositivi alle nuove versioni del sistema operativo. Solo per avere un’idea, a maggio 2016, la versione di Jelly Bean, lanciata nel 2012, fa parte del 21,1 per cento di tutti i dispositivi dell’ecosistema; KitKat, il 32,5 per cento; Lollipop, il 35,6 per cento e, infine, Marshmallow, l’ultimo aggiornamento, il 7,5 per cento. Inoltre, ci sono ancora dispositivi mobili e tablet che girano con Froyo, Gingerbread o Ice Cream Sandwich – il più vecchio. I dati relativi ad Android N, ovviamente, non sono ancora inclusi in questo rapporto.
Google, quindi, ora possiede una classifica con i migliori e peggiori produttori in termini di aggiornamenti Android. Questa classifica, in qualche modo, dovrebbero far reagire i “cattivi” rilasciando gli aggiornamenti in modo più rapido.