Il terrore di qualsiasi utente è che il proprio smartphone sia spiato. Su Internet ci sono tantissimi metodi che ne dimostrano la fattibilità, ma è un’azienda israeliana ad avere a ricetta per controllare qualsiasi dispositivo.
La corsa all’applicazione di messaggistica istantanea, che offre i migliori servizi per criptare le conversazioni, potrebbe essere resa vana. Esiste infatti un metodo che – al momento – non teme blocchi di alcun genere, è in grado di aprire una back door in qualsiasi smartphone. Il sistema operativo non è un fattore determinante.
La startup israeliana Ability, racconta Forbes, ha sviluppato e presentato il sistema ULIN (Unlimited Interception System) che sfrutta una vulnerabilità di “Resident SS7” per spiare e controllare qualsiasi smartphone.
Il “Resident SS7”, racconta Anatoly Hurgin – CEO di Ability – , è una parte molto importante delle infrastrutture di comunicazione mondiale, che consente di avviare telefonate – permettendone la comunicazione – anche in situazioni di scarsa copertura di rete del proprio operatore, come ad esempio all’estero. Si tratta di un protocollo utilizzato nella maggior parte dei casi.
ULIN si basa proprio sullo sfruttamento della vulnerabilità di SS7, che consente di aprire una back door stabile per qualsiasi smartphone. Il costo per sfruttare il sistema è incredibilmente alto. Servono circa 20 milioni di $ per poter avere accessoro a chiamate, SMS, messaggi di qualsiasi genere e documenti di un cellulare. Ovviamente, man mano che il numero dei device sale, aumenta anche la cifra da pagare.
L’enorme costo di ULIN, lo rende quindi un sistema che difficilmente invaderà la privacy degli utenti comuni. Più pericolosa è la possibilità che questo sistema si sfruttato da organizzazioni governative – o terroristiche – per raggiungere i più svariati scopi. La stessa startup israeliana ha dichiarato di essere molto interessata a vendere ULIN al governo americano!