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Inquinamento luminoso: Italia senza via Lattea

Inquinamento luminoso, Italia fanalino di coda (anche in questa classifica) del G20, i venti paesi più industrializzati. Le luci artificiali sono così intense che non permettono la visione notturna della Via Lattea.

Da una ricerca internazionale, che ha visto la collaborazione di diversi istituti, sull’impatto delle luci artificiali è emerso che la Via Lattea sta sparendo dai cieli di un terzo della popolazione mondiale. Tra i Paesi del G20 l’Italia è quella messa peggio insieme alla Corea del Sud. I cieli meno inquinati sono quelli di Scozia, Svezia, Norvegia, Canada e Australia.

Inquinamento luminoso: Italia ultima tra i Paesi del G20

ISTIL – Istituto di Scienza e Tecnologia dell’Inquinamento Luminoso in collaborazione con Noaa, agenzia statunitense per l’atmosfera e gli oceani, l’università israeliana di Haifa e il centro tedesco di ricerca geologica Gfz di Potsdam hanno realizzato l’atlante mondiale dell’inquinamento luminoso.

L’atlante della luminosità artificiale è stato creato grazie ad un nuovo software di propagazione dell’inquinamento luminoso che utilizza dati calibrati, ad alta gamma dinamica e ad alta risoluzione, dal Visible Imaging Infrared Radiometer Suite (VIIRS) Day/night band (DNB), misurazioni della luminosità con un dispositivo di precisione ad accoppiamento di carica (CCD) e un nuovo database di Sky Quality Meter (SQM). Alle misurazioni hanno contribuito per un 20 per cento anche comuni cittadini con valori calcolati da Terra che sono serviti alla calibrazione dei dati raccolti.

La situazione a livello globale è nera, come dovrebbe essere la notte naturale. Il cielo notturno ha una propria luminosità data dalla Luna, dal riverbero notturno, dalla Via Lattea e dalla costellazione zodiacale. In assenza della luminosità lunare sono la Via Lattea e la costellazione zodiacale a dare luminosità alle nostre notti o almeno così dovrebbe essere.

In realtà, ad illuminare la notte del pianeta Terra sono le luci artificiali, quelle delle strade e delle case insieme ai fari e tutte le altre fonti che utilizziamo consumando corrente elettrica. La situazione andrà peggiorando ulteriormente con l’introduzione delle luci a LED che a parità di luminosità prodotta aumentano ulteriormente l’inquinamento luminoso.

Quali sono gli effetti dell’inquinamento luminoso

L’inquinamento luminoso ha effetti a livello globale sull’ecologia, pone problemi di sanità pubblica, spreco di energia e denaro, perdita di biodiversità e cultura, interferenza con i ritmi circadiani e la visione scotopica.

La tecnologia può contribuire molto ad abbassare l’inquinamento luminoso, ad esempio schermando le luci cioè non permettendo di inviare direttamente la luce sopra l’orizzonte o al di fuori della zona da illuminare. Con l’implementazione dell’illuminazione adattativa per esempio, illuminazione stradale governata da sensori in tempo reale sul traffico e condizioni meteorologiche, riducendo sostanzialmente la luce durante la maggior parte della notte nei periodi di scarso traffico o della sua totale assenza.

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Pubblicato da
Gianni Fiore
Tags: inquinamento