La NASA ha individuato un gigante gassoso extrasolare, Kepler-1647 b, situato a 3.700 anni luce dalla Terra. Si tratta del più grande esopianeta, finora scoperto, che orbita attorno a un sistema binario di stelle. La scoperta è stata divulgata a San Diego, in California, dall’American Astronomical Societ; e presto verrà illustrata in un articolo scientifico contenuto all’interno della rivista “Astrophysical Journal“.
Circa un mese fa, il telescopio spaziale Kepler aveva individuato la presenza di 1.284 esopianeti situati oltre il nostro Sistema Solare. Una scoperta sorprendente quanto rivoluzionaria, pronta a spalancare le porte alla possibile esistenza di numerosi mondi alieni.
Un gigante gassoso extrasolare coetaneo della Terra
Proprio nelle ultime ore, il medesimo telescopio ha individuato un altro mastodontico esopianeta nella Costellazione del Cigno. Ribattezzato dagli scienziati della NASA con il nome di “Kepler-1647 b“, il gigante gassoso extrasolare si colloca a circa 3.700 anni luce dal nostro pianeta. Stiamo parlando di un corpo celeste che si avvina molto a Giove per le grandi dimensioni offerte dal raggio e dalla massa; e che ruota intorno a un sistema binario di stelle. Nato circa 4,4 miliardi di anni fa e pressappoco coetaneo della Terra, questo immenso pianeta impiega ben 1.107 giorni (ovvero poco più di 3 anni) per orbitare intorno ai propri “soli”.
“Kepler-1647 b ha catturato la nostra attenzione perché è la punta dell’iceberg di una popolazione, potenzialmente di grandi dimensioni, di pianeti circumbinari a lungo periodo“, ha dichiarato William Welsh, ricercatore presso la San Diego University. Infatti, sarebbe stato proprio il lungo periodo orbitale a spingere gli astronomi del Goddard Space Flight Center della NASA e della San Diego University a osservare il transito del corpo celestre sfruttando la potente tecnologia di Kepler: “I passaggi davanti alla coppia di stelle non sono regolari e prevedibili come quando invece il sole è uno solo” ha aggiunto infine l’esperto. Eppure il risultato ottenuto dalle osservazioni sarebbe eccezionale.
Kepler-1647 b: un nuovo esopianeta potenzialmente abitabile?
Essendo per natura un gigante gassoso, al momento, gli esperti escludono la possibilità che l’esopianeta possa ospitare forme di vita extraterrestre. Tuttavia, qualora gli astronomi riuscissero a individuare le sue “lune” sarebbero pronti a indagare a fondo sull’ospitalità da parte dei satelliti.
A ogni modo, vi terremo aggiornati.