Xiaomi Mi Max è il più grande phablet del gigante cinese. Come molti dei suoi prodotti, anche lui è destinato a dominare il mercato.
La confezione di Xiaomi Mi Max è minimal nell’estetica quanto nel contenuto. All’interno, oltre al phablet, ci sono unicamente: graffetta per il carrellino di microSD e microSIM (oppure doppia SIM) e caricabatterie da parete da 2A con presa cinese. Non essendoci adattatore, ho ovviato utilizzando un caricatore compatibile con lo stesso amperaggio.
Xiaomi Mi Max è un dispositivo grande, non ci sono eufemismi che reggano. Le dimensioni effettive sono di 173.1 x 88.3 x 7.5 millimetri per un peso di 202 grammi, che non è eccessivo considerando la caratura del terminale.
Il materiale predominante è alluminio spazzolato su back panel e sui bordi, liscio nel complesso ma non pregiudicante per il grip. La parte frontale è invece protetta da Gorilla Glass 4.
Bilancieri del volume e tasto accensione/spegnimento sono alloggiati sul laterale destro, mentre il lettore d’impronte digitali si trova sul posteriore. Una posizione che ritengo scomoda sugli smartphone, figuriamoci su un phablet di queste dimensioni.
Nel complesso le linee estetiche essenziali di fanno apprezzare e le abbondanti dimensioni sono compensate dall’estrema utilità di un display ampio.
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Il display di Xiaomi Mi Max è incastonato in un pannello bianco e protetto Gorilla Glass 4. Si tratta di uno schermo IPS LCD da 6,44″ con risoluzione FullHD e densità di 340 ppi, buona considerando il polliciaggio.
L’angolo di visuale è buono, nei limiti di un IPS. La luminosità del display è regolata dal sensore apposito, ma non è fulminea. In diverse occasioni è meglio affidarsi alla regolazione manuale. I parametri controllabili non si limitano alla luce; è possibile anche scegliere la tipologia di contrasto e la tonalità dei colori (più freddi o più scuri in base ai gusti).
Il touch screen è fluido e reattivo, anche in digitazione non perde tocchi. Personalmente, ho utilizzato il phablet con tastiera Google, quella stock era inutilizzabile perchè in Cinese.
La scheda tecnica di Xiaomi Mi Max è molto interessante, disponibile con diversi equipaggiamenti. Noi abbiamo testato la versione 3GB di RAM e 32GB di memoria interna:
Processore: Qualcomm Snapdragon 650, esa core 64 bit con frequenza media massima 1,6 Ghz;
RAM: 3GB (in media 1,5 liberi all’accensione)
ROM: 32GB (circa 20GB disponibili) espandibile tramite micoSD
GPU: Adreno 510
Il comparto hardware dona al phablet un potenziale di tutto rispetto, che supportato da una ROM adeguata gli consente di regalare all’utente un’esperienza d’uso molto interessante. Sebbene gli aggiornamenti siano continui, proprio perché la ROM è ancora giovane, non ho riscontrato particolari bug o impuntamenti. Anche la GPU fa il suo dovere, in gaming non perde frame e non rallenta le azioni.
La batteria da 4850 mAh farà dimenticare il caricabatterie. Ben 8 ore di schermo ed un giorno e mezzo di uso molto intenso (60% Wifi e 40% sotto copertura 4G). Oltre al classico risparmio energetico Xiaomi, l’avvento di Marshmallow – e quindi di Doze – permette di controllare i consumi di ogni singola applicazione.
La connettività dati massima è l’LTE. L’assenza della banda 800 mHz rende impossibile agli utenti Wind di poter sfruttare il 4G. Gli altri operatori funzionano senza problemi in quasi tutte le situazioni. La ricezione è buona, rimanere senza copertura è difficile anche nelle zone dove normalmente c’è poco segnale.
La modalità dual SIM dual stand-by può essere utilizzata sacrificando l’espansione di memoria. Possono essere inserite una microSIM ed una nanoSIM, con utilizzo dell’LTE su una o l’altra numerazione.
Fra le altre forme di connettività, presente anche Wifi (802.11a/b/g/n/ac), Bluetooth (4.2) e GPS (A-GPS, Glonass e Beidou). Assente ingiustificato l’NFC.
La sensoristica è abbastanza completa: accelerometro, giroscopio, luminosità/prossimità, infrarossi (ben funzionante) e lettore d’impronte digitali che non perde (quasi) un colpo.
Il sistema operativo di Xiaomi Mi Max è Android Marshmallow (6.0) con interfaccia utente MIUI 7.3. In attesa della versione 8, l’attuale si comporta piuttosto bene nonostante sia giovane e gli aggiornamenti continui. Al momento, la ROM internazionale non è ancora stata rilasciata, pertanto abbiamo provato quella in Inglese senza Google Apps (facilmente installabili in autonomia).
L’arrivo di Marshmallow ha portato diverse novità, non solo grafiche. Oltre a Doze, anche la gestione dei permessi ha migliorato l’esperienza d’uso. Molto interessante la modalità bambino e la possibilità di bloccare singolarmente ogni applicazione, accessibile solo con PIN o touch ID.
L’utilizzo ad una mano è semplificato da alcune feature come la riduzione del display (di varie dimensioni) ed il touch assistant, una pallina sul desktop che racchiude diverse azioni.
La navigazione Web è meglio farla con browser alternativi, quello stock è palesemente destinato al mercato asiatico. Io ho utilizzato Google Chrome e non ho avuto problemi di alcun genere.
La fotocamera principale di Xiaomi Mi Max è un sensore da 16MP con apertura focale f2.0 e doppio flash LED.
Il phablet non è sicuramente un camera phone, ma la qualità degli scatti è notevolmente migliorata rispetto al passato.
Belle le macro ed anche le panoramiche, le condizioni di luminosità giocano però un ruolo fondamentale per la qualità. Diversamente, la messa a fuoco è molto difficoltosa anche perchè non è laser.
I video, anche se girati con massima risoluzione 4K, non sono assolutamente a livello delle fotografie. Sgranati e pieni di rumore, lo zoom 8X non fa che peggiorare la situazione. Bocciato il comparto video.
Il software è abbastanza completo, dotato diverse modalità, inclusa quella manuale. Non mancano i filtri a personalizzare gli scatti.
La camera frontale da 5MP regala selfie interessanti, sempre a discrezione della luce ambientale.
L’audio è gestito dallo speaker mono posizionato in basso, accanto all’ingresso microUSB. Sebbene ci siano due fori, l’altro è dedicato al microfono principale. Buona la qualità complessiva, abbastanza alto il volume. Anche la capsula auricolare fa il suo lavoro, nessun problema a sentire il mio interlocutore e viceversa (grazie ai due microfoni).
Xioami Mi Max è grande, se piace è il top in questo segmento. Ho apprezzato tantissimo questo dispositivo. Per lavoro, trovo comodissimo l’ampio display e la facilità d’uso. L’immensa autonomia e la reattività del sistema completano l’opera.
Se le dimensioni non vi spaventano, Xiaomi Mi Max vale i circa 270€ che costa. Per acquistarlo senza incorrere in spese doganali aggiuntive, consiglio l’e-commerce di Grossoshop, che fornirà il terminale completo delle Google Apps. Potete acquistarlo a questo indirizzo.