Optic AMOLED (AMOLED ottico) è il display che monta il OnePlus 3, il nuovo top di gamma dell’azienda cinese. Come si differenzia dai display Super AMOLED e come è intervenuta OnePlus sul pannello prodotto da Samsung.
Il OnePlus 3, presentato qualche giorno fa e già in vendita, è dotato di caratteristiche di altissimo livello tra cui 6GB di RAM, 64 GB di memoria interna, fotocamera posteriore da 16MP, Dash charge, Snapdragon 820, Oxygen OS e un display Optic AMOLED.
Un primo indizio si cosa sia un display AMOLED Ottico lo si trova sul sito ufficiale di OnePlus:
“Il favoloso display AMOLED ottico da 5,5 pollici produce colori più vivi e autentici che mai. Una serie di correzioni gamma personalizzate danno luogo a un’esperienza visiva più naturale“. Inoltre, è lo stesso CEO Carl Pei a chiarire ulteriormente il concetto su Reddit: “Abbiamo preso un Super AMOLED e aggiunto la nostra personalizzazione su contrasto e temperatura del colore, per cercare di colori più reali. Inoltre, abbiamo progettato il suo profilo di prestazioni per lavorare bene anche all’aperto utilizzando un doppio strato polarizzato
“.Dunque, un display Amoled ottico non è altro che un Super Amoled personalizzato da OnePlus in modo che i colori siano più aderenti a quelli reali. I neri profondi, come tipico di questo tipo di schermi, e bianchi migliorati, in genere tendono all’azzurrino.
Sono due i motivi per la scelta di una risoluzione FullHD, quando i top di gamma ormai hanno tutti risoluzioni QHD. La prima è dovuta al consumo energetico, con un FullHD si può contenere il consumo di batteria rispetto ad uno con risoluzione maggiore. Il secondo motivo è che uno schermo con tale risoluzione ha un costo inferiore rispetto ai QHD e per contenere il prezzo anche questo conta.
Quindi OnePlus ha cercato di sfruttare ciò che di buono hanno i Super Amoled aggiungendo del proprio per migliorare in quei punti in cui pecca questo tipo di pannello. Solo toccandolo con mano e testandolo in prima persona potremo verificare se ci sono effettivamente riusciti.