Elon Musk fa un’offerta di 2,8 miliardi di dollari per l’acquisto di Solar City, società produttrice di pannelli fotovoltaici dei cugini dello stesso Musk che ha consigliato loro questo business.
Tesla, Tesla Energy e ora Musk vuole chiudere il cerchio con Solar City, società che produce sistemi fotovoltaici. Energia pulita, l’ingegnere di origine sudafricana punta sulle energie rinnovabili e non sbaglia, sono il futuro. Se dietro questo eventuale acquisto ci sia anche altro non ci è dato saperlo, ad esempio un’auto elettrica alimentata esclusivamente dal Sole è un prodotto che Tesla potrebbe realizzare.
Elon Musk vuole acquistare Solar City
Più che di un vero e proprio acquisto si tratta di una fusione di due società di cui Musk essendo presidente e azionista di controllo di entrambe le società, Tesla Motors e Solar City. Dopo l’offerta i mercati hanno reagito con una riduzione del 12 per cento delle azioni di Tesla e un aumento del 15 per cento di quelle di Solar City.
Gli azionisti di Tesla non hanno gradito molto la mossa di Musk in quanto la società di sistemi fotovoltaici è in perdita, nonostante sia la prima negli USA in questo settore, con 6,24 miliardi di dollari di passività.
La decisione sarà presa solo dopo averla proposta agli azionisti di Tesla Motors e la due diligence, tipica in questi casi. La società dei cugini di Musk non versa in buone condizioni economiche nonostante sia la prima negli USA nella produzione di pannelli fotovoltaici residenziali. Dunque, il motivo di tale fusione non sono molto chiare e sotto protrebbe esserci altro.
Anche Tesla Motors non è in pienissima forma e necessita di liquidità, Musk spera e crede molto nelle future vendite di Model 3, la nuova auto elettrica di lusso che arriverà sul mercato solo alla fine del prossimo anno. Nel frattempo il co-fondatore di PayPal non si fa mancare niente e pensa anche ad un robot domestico investendo anche in questo settore.
“Crediamo che gli investitori rischiano di vedere questa operazione come un piano di salvataggio per Solar City e una distrazione per la produzione di Tesla“, ha detto Rusch in una nota l’analista di Oppenheimer & Co.