Secondo alcuni rumors, Samsung, LG e Acer avrebbero intenzione di chiudere le rispettive sedi nel Regno Unito a seguito del risultato raggiunto dalla Brexit. Chiaramente, questa eventualità sarebbe mossa da ragioni puramente economiche.
Nella giornata di ieri, il Regno Unito è stato chiamato alle urne per votare l’uscita dall’Unione Europea. Il referendum, noto come Brexit, ha sottolineato la volontà da parte del popolo inglese di voler abbandonare l’Europa. Malgrado non si tratti ancora di un dato di fatto, appare pur certo che, qualora tale scelta dovesse concretizzarsi, avrebbe una serie di inevitabili ripercussioni politiche, sociali ed economiche che coinvolgerebbero persino i “colossi della tecnologia“.
Circa 24 ore dopo il referendum, due testate giornalistiche – Korea Herald e DigiTimes – riferiscono che Samsung, LG e Acer sarebbero già pronte a spostare le rispettive sedi fuori dal territorio inglese. Benché le tre compagnie non producano dispositivi nel Regno Unito, un eventuale crollo della sterlina
e una variazione nei costi di importazione sarebbero in grado di mettere in serie difficoltà il loro operato tanto da spingerle a cercare uno Stato più “sicuro” all’interno dell’Europa.Proprio qualche settimana fa, una direttiva ratificata dal Parlamento Europeo ha stabilito l’abolizione dei dazi doganali legati al mercato Hi-Tech. Un traguardo importante che, in futuro, potrebbe costituire un privilegio per tutti i Paesi dell’Unione Europea, eccetto che per l’uscente Regno Unito. In altre parole, a oggi, i tre celebri marchi temono di poter subire un drastico calo nelle vendite dei loro prodotti nel corso dei prossimi anni.
Jason Chen, CEO di Acer, ha comunque precisato che al momento sia ancora molto presto per valutare la gravità di tale impatto. Tuttavia, non esclude la possibilità di trasferire l’attuale sede londinese in un’altra città europea. Meglio prevenire che curare, no?