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Ben con la nonna May – La ricerca educata su Google

La ricerca su Google di una nonna di 86 anni ha sorpreso il nipote e non solo. Su twitter, il nipote Ben, ha mostrato che anche su internet si può essere educati e gli oltre 11.000 retweet del post hanno fatto si che la risposta alla ricerca arrivasse direttamente da un dipendente di Mountain View.

L’educazione ai tempi di Internet, è strano, ma non impossibile soprattutto quando ad utilizzare la rete è una nonna di 86 anni. Una signora d’altri tempi da cui dovremmo prendere esempio. Grazie a suo nipote Ben siamo venuti a conoscenza della vicenda che ha divertito e fatto venire un sorriso anche ai dipendenti di Google.

Nonna May e la ricerca educata su Google

Please translate these roman numerals MCMXCVIII thank you” questa la ricerca di May Ashworth, signora, evidentemente ben educata, che chiede di tradurre “per piacere” una cifra in numeri romani e conclude con “grazie” la sua richiesta. Il nipote Ben divertito dal modo in cui la nonna ha effettuato la ricerca decide di inviare un Tweet con l’immagine che si vede di seguito.

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Il post su Twitter di Ben, il nipote di May Ashworth

Il post è stato retweettato più di 11.000 volte, tanto da arrivare anche a conoscenza dei dipendenti di Google che decidono di risponderle direttamente: “Carissima nonna di Ben, spero stia bene. In un mondo di miliardi di ricerche la sua ci ha fatto fare un sorriso. Oh, la risposta è 1998. Grazie“.

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La risposta di “Google” a nonna May

May, la nonna di Ben, ha spiegato al nipote che la query così educata è nata dalla convinzione della donna che dietro lo schermo del suo laptop ci fosse una persona in carne ed ossa a rispondere a tutte le domande e le ricerche che ogni giorno si fanno in rete. Per questo motivo ha pensato bene che se fosse stata educata e gentile la sua richiesta sarebbe stata evasa più velocemente.

Dunque, non solo educazione d’altri tempi (oggi cosa molto rara), ma anche esperienza di vita. La cara nonnina sa bene che si ottiene molto di più con la gentilezza. Dovremmo, tutti, ricordarci che la rete è fatta di persone e dalle persone. È molto facile cadere nella maleducazione quando non si guarda in faccia il proprio interlocutore. L’educazione è un valore che dà valore a chi la utilizza e anche a chi la riceve.

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