Il Galaxy Note 7 ha ben pochi segreti da svelare durante la presentazione del 2 agosto a New York. Le informazioni trapelate ci hanno mostrato tutte, o quasi, le novità che saranno introdotte sul nuovo phablet dell’azienda con alcune che, quasi certamente, vedremo anche su altri modelli come ad esempio la nuova TouchWiz, il progetto Grace UX.
Tra notizie trapelate o lasciate trapelare, rumors e immagini di specifiche che, sembra, arrivino direttamente da Samsung è quasi tutto noto del nuovo phablet dell’azienda sudcoreana, tranne l’estetica ovviamente. Tra le novità che vedremo sulla sesta generazione dei Note, anche se la numerazione ha saltato il 6 per approdare al 7, ci sono una nuova interfaccia e nuovi processori.
Come già visto in altre occasioni, Samsung doterà il proprio dispositivo di differenti SoC, lo Snapdragone 821 di Qualcomm e l’Exynos 8893 prodotto in casa. Dalle prime notizie sul phablet si parlava di uno Snapdragone 823 che altro non sarebbe stato che l’821 con clock maggiorato. Ieri siamo venuti a conoscenza della presenza di un altro processore prodotto in casa dal colosso delle telecomunicazioni, l’Exynos 8893.
In termini di processo di produzione, l’Exynos 8893 non è diverso dall’Exynos 8890, presente sul Galaxy S7 ed S7 Edge, in quanto sono entrambi realizzati con la stessa architettura a 14nm FinFET. La vera differenza si trova nella velocità di clock:
Tanta potenza in più per il Galaxy Note 7, ma anche un maggior consumo di batteria e non bisogna dimenticare che il display da 5,7 pollici QHD richiede anch’esso tanta energia. Samsung si affiderà solo alle funzioni di risparmio energetico per dare una durata decente alla batteria? Probabilmente no. È sensato supporre che il processore funzionerà ad una velocità di 2.29GHz e utilizzerà la potenza massima solo quando è assolutamente necessario.
È dal Galaxy S5 che Samsung sta modificando l’interfaccia utente, piccoli passi nella direzione giusta. A quanto pare con il Galaxy Note 7 arriverà una TouchWiz completamente rinnovata, più leggere e risulta essere un reale svecchiamento e miglioramento all’interfaccia utente a cui siamo abituati.
L’interfaccia è più leggera e lineare, meno caotica e con un force touch di tipo software; quello hardware dovrebbe arrivare sul Galaxy S8 con display 4K. Nuova barra delle notifiche, effetto blur delle cartelle, la fluidità (della versione beta) è innegabile. È possibile vederla in azione grazie ai colleghi di HDBlog.