Il computer fa male alla schiena e lo smartphone al gomito. Amici lettori, questa è la triste realtà. E ne dobbiamo prendere atto. Per noi e per i bambini, in realtà le principali “vittime” della tecnologia.
È il presidente dell’Associazione Oftalmologica Italiana Antonio Mocelli a denunciare questo inequivocabile problema. Dicevamo, i principali pazienti di disturbi dovuti al largo uso di dispositivi tecnologici sono i bambini e gli adolescenti. Miopia infantile e alterazione della naturale postura della colonna vertebrale nella fase della crescita sono le conseguenze dovute ad un uso prolungato nel tempo di PC e tablet. Anche gli adulti non godono di ottima salute. Lavoro, studio e divertimento, spesso, coincidono con il display di un computer o di uno smartphone.
La differenza sostanziale è che, se mente per gli adulti si conoscono i rimedi per tamponare eventuali disturbi, nei bambini la situazione è più delicata. Non esiste, infatti, uno storico idoneo a delineare i pericoli e i danni per la salute dei più piccoli nella fase della crescita.
Capo chino sul tablet, gomito alzato per parlare al cellulare, scorretta postura della schiena davanti al monitor del pc. Quali le conseguenze di questo comportamento reiterato, oltre alla miopia, lo sapremo con maggior precisione in futuro, assicurano gli esperti.
Ad ogni buon conto, primo segnale d’allarme per i genitori è il frequente mal di testa. Questo, infatti, potrebbe essere una delle conseguenze sia di problemi alla vista che alla schiena. Buona norma, come quando si guarda la televisione, è quella di osservare una giusta distanza tra occhi e schermo, pari a 50-70 centimetri. Mentre, se si naviga in Internet per delle ore, è bene fare delle pause.