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The Transition: l’auto volante approvata dalla FAA

La FAA (Federal Aviation Administration) ha approvato un auto volante di Terrafugia come Street-legal, Light Sport Aircraft (LSA). Le “auto” volanti sono oggetto di studio di diverse aziende e il loro concretizzarsi con prototipi mostra quanto siano sempre più vicine alla produzione. Al distributore super senza piombo, mi raccomando.

Nei film di fantascienza è quasi un’icona, l’auto volante è, nell’immaginazione di tutti, qualcosa di molto distante dalla scienza eppure sono molte le aziende che stanno impiegando risorse per realizzare il primo modello che possa andare in produzione e quindi essere messo in commercio.

Si chiama The Transition l’auto volante approvata dalla FAA e l’azienda che la produce ha effettuato il primo volo nel 2009, anno in cui è iniziata la trafila con l’ente certificatore. Trafila lunga e difficile per il produttore, la FAA ha rigide regole per la sicurezza ed è proprio questa il motivo principale della difficile approvazione. The Transition richiede una lunga pista per il decollo, il doppio di un analogo biposto quale può essere il Cessna 152 che in 220 metri è in grado di staccarsi da terra.

I momenti del decollo e dell’atterraggio sono i più critici di un volo e le norme prevedono che ci siano determinate condizioni che possano annullare la fase di decollo e di atterraggio in caso di pericolo o di guasto improvviso. Ma non solo, un altro problema relativo all’auto volante era il peso poi anche questo risolto.

Alcune specifiche relative alle prestazioni:

Velocità di crociera, Vc: 160 km/h
Range: 640 km più 30 min. di riserva
Distanza decollo: 518 m per superare un ostacolo di 50 ft
Carico utile: 227 kg
consumo carburante in crociera: 18,9 l/h
Combustibile utilizzabile: 87 l
Consumo su strada: 6,7 l/100 km)

Perché questo tipo di veicoli arrivino sul mercato ci vorranno ancora una decina d’anni e le norme nel frattempo dovranno adattarsi per poterle certificare per il volo. Il loro costo sarà, inizialmente, il primo grande ostacolo per la loro diffusione. L’altro sarà il tipo di patente richiesta, quella per diventare un pilota di velivoli leggeri ha anche questa un costo non indifferente.

A parte questioni giuridiche e burocratiche il fatto che tante aziende stiano investendo nel settore fa capire che potrebbe essere una nicchia di mercato molto attiva in futuro. Lo dimostrano i 100 milioni investiti da Larry Page in due aziende molto vicine (anche fisicamente) a Google. Anche Aeromobile 3.0 è in procinto di arrivare, secondo il CEO Vaculík entrerà in produzione nel 2017. Insomma, un nuovo mondo si sta per aprire nel prossimo futuro.

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Pubblicato da
Gianni Fiore