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La prima legge in materia di concorrenza, neutralità della rete e libera scelta da parte degli utenti

La Camera dei Deputati ha dato il via libera alla prima legge italiana che tutela la neutralità della rete per quanto riguarda concorrenza e mercato. Si tratta davvero di un notevole passo in avanti per il nostro Paese in materia di concorrenza, neutralità della rete e libera scelta da parte degli utenti.

“Aumentare le possibilità di scelta su Internet per tutti i cittadini, assicurare che chi controlla la risorsa non possa influenzare le scelte dei consumatori, determinando in questo modo non solo una distorsione delle concorrenza ma facendo emergere anche questioni di diritti civili. E’ questo il senso della proposta di legge”, spiega Giuseppe Stefano Quintarelli del Gruppo Misto, primo firmatario della proposta di legge, come detto approvata all’unanimità dalla Camera dei Deputati e che ora passerà al vaglio del Senato.

In sostanza il testo della normativa sancisce un aspetto fondamentale finora sempre tralasciato e cioè che gli operatori di telecomunicazioni non hanno alcun diritto di privilegiare determinate tipologie di traffico dati penalizzandone altre, fatta eccezione in caso di situazioni di congestione della rete e, quindi per preservarne il funzionamento, o in tutti quei casi in cui il provider debba dare corso all’ordine di un giudice.

Il provider, quindi, ha l’obbligo di garantire la migliore prestazione possibile a tutti indistintamente nel corso di ogni tipologia di dato. Potranno essere garantite prestazioni aggiuntive per chi attiva abbonamenti premium, ad esempio, ma il profilo base deve essere il più open possibile e mai discriminatorio.

Questa nuova proposta di legge stabilisce anche che l’utente deve poter operare scelte libere e non discriminatorie anche in materia di scelta del software. Gli utenti, quindi, hanno tutto il diritto di poter disinstallare software pre-caricati sui loro dispositivi senza che ciò possa, magari, provocare una restrizione sui servizi utilizzabili.

Inoltre, non vi è più l’obbligo di essere legati a una piattaforma specifica, ma all’intero dello stesso store virtuale si potranno trovare software compatibili con i sistemi operativi della concorrenza. Gli utenti, infine, dovranno sempre essere posti nella condizione di installare software anche al di fuori degli store. Per maggiori dettagli è possibile cliccare sul link per consultare il testo integrale della proposta di legge Quintarelli.

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